Jonah Hex – Origini. Il cacciatore di taglie dal volto sfigurato della Dc Comics

Jonah Hex – Origini, la nascita dell’anti-eroe della Dc Comics. La recensione della mini – serie su Diario di Rorschach


Jonah Hex – La copertina della mini – serie

Oltre al vastissimo filone supereroistico, la Dc Comics ha sviluppato una serie di personaggi che, pur rientrando nella schiera dei buoni, si ritagliano un posto a sè stante nell’universo fumettistico.

Fra questi, quello che maggiormente è riuscito a fare breccia nel cuore degli appassionati è Jonah Hex, un cacciatore di taglie sui-generis del vecchio west dal volto sfigurato.

Nato nel 1971 da un’idea del duo John Albano (testi) – Tony DeZuniga (disegni), Jonah Hex (il nome per esteso è Jonah Woodson Hex) è una figura molto particolare del mondo Dc sia per la sua peculiare caratterizzazione che per il suo campo d’azione.

Fuori da qualsiasi tipo di continuity, con storie autoconclusive, è la rappresentazione fumettistica del Clint Eastwood di Sergio Leone – con tanto di somiglianza con l’attore statunitense – e dal puro senso di giustizia, quasi in stile batmaniano, che lo colloca al di là della legge.

Il volume sulle origini, che chiude un ottimo tributo di tre mini-serie scritte da Jimmy Palmiotti e Justin Gray e disegnate da Jordi Bernet, Phil Noto e Val Semeiks, si inserisce di prepotenza nella storyline di Jonah Hex quasi a impostare un punto di partenza da cui tracciare una linea per le avventure successive.

Come nello stile del fumetto, anche questo volume risulta essere inadatto ai teenager – date le continue scene di violenza che si susseguono nella narrazione – e quindi non vengono posti limiti specifici, di storia e di azione, visto il pubblico a cui è rivolto.

LA TRAMA

Jonah Hex – Il fumetto

La storia si apre immediatamente con una scena di azione dove un gruppo di tre persone, capeggiate dall’ex colonnello nordista Ackerman, viene aggredito brutalmente alle spalle da un uomo misterioso.

Questo, che ben presto si rivela essere Jonah Hex, uccide con un machete due dei tre banditi – ricercati per rapina a mano armato e stupro – mentre l’ultimo (Ackerman), in un tentativo disperato di salvataggio, prende in ostaggio una delle donne rapite.

In questa situazione di impasse, dopo il riconoscimento del colonnello di Hex, parte il primo flashback che porta a Fort Donelson nel 1862.

In questa occasione, un distacco sudista dove milita il nostro eroe, attacca il distaccamento unionista del Tennessee occidentale venendo spazzato via dall’esercito regolare.

Jonah Hex – Il fumetto

L’unico sopravvissuto è proprio Jonah Hex che, torturato e legato ad una zattera, viene abbandonato alla corrente del fiume in attesa della sua morte.

La fortuna, però, è della parte del cacciatore di taglie che viene salvato e curato da una famiglia intenta a battezzare il proprio figlio sulle rive del fiume.

Il 17 gennaio 1873 la famiglia viene braccata da un commando sudista ma l’uomo misterioso riesce a salvarla uccidendo tutti i suoi ex compagni.

Con il ritorno al presente, comincia un nuovo flashback a seguito della vista di un padre ubriacone intento ad uccidere suo figlio, prontamente salvato da Jonah Hex.

Questo ipisodio lo riporta alla sua infanzia quando, al seguito di un padre violento e sin troppo dedito all’alcol, Jonah viene venduto agli indiani come moneta per un attraversamento pellerossa.

Nella tribù vive diversi anni come schiavo, lavorando e modellando corpo e mente alla vendetta.

L’occasione per essere accettato dalla tribù si presenta di lì a poco con Jonah che salva il capo tribù, a mani nude, dall’attacco di un puma.

Entra finalmente tribù e si innamora di Cerva Bianca ma, a causa della gelosia del figlio del capo apache, viene tradito ed abbandonato dopo un furto di cavalli.

Comincia così la sua vita solitaria che lo porta, dopo diverse peripezie, a tornare al villaggio dopo diverso tempo per sfidare il suo rivale in amore.

Jonah Hex – Il fumetto

Jonah lo uccide, dopo un’epica battaglia tra i due, ma la tribù non accoglie favorevolmente il fatto catturandolo, marchiandolo a fuoco sul volto, sfigurandolo per tutta la vita, e ripudiandolo dal gruppo.

Si torna nel presente dove il protagonista, dopo aver liberato un suo vecchio amico indiano dalle grinfie nordiste, organizza la sua vendetta nei confronti di Ackerman.

Infatti, giunto nel forte guidato dal colonnello, organizza un’imboscata che porta alla morte di tutti i commilitoni e allo scontro finale con lo stesso Ackerman, colpevole di aver sterminato la tribù apache che lo aveva cresciuto.

La storia si chiude con il saluto di Jonah agli apache che lo avevano aiutato nella sua vendetta e il ritorno alla solitaria vita da cacciatore di taglie.

CARATTERISTICHE DEL FUMETTO

Rispetto alle storie autoconclusive del personaggio, in questa il duo Palmiotti – Gray tende ad omaggiare l’anti-eroe Dc attraverso un viaggio nel suo passato.

La descrizione delle diverse vicende, difatti, oltre a giustificare la caratterizzazione del personaggio ne esalta ancor di più la figura di pistolero taciturno e senza scrupoli.

Questi tratti della figura, evidenziati ancor di più nelle due storie aggiuntive finali – molto simili a quelle classiche di Jonah Hex – , permettono da un lato di far conoscere Hex a coloro che si avvicinano al fumetto per la prima volta e dall’altro entrare direttamente nel mondo del cacciatore di taglie senza tante storie.

Uno degli elementi portanti dell’intero arco narrativo, inoltre, è il particolare senso di giustizia presente nel personaggio: consapevole dell’assenza di una vera e propria normalità del mondo, che spera arrivi al più presto – come spesso ripete – , cerca di soccorrere quanti più individui possibili facendo leva sulla vendetta, unica possibile arma contro i soprusi dell’epoca.

Menzione speciale, infine, ai disegni del trio Bernet – Noto – Semeiks che, sfruttando il fascino e le caratteristiche dell’Eastwood di Leone, riescono a costruire un’immagine perfetta del cacciatore di taglie nelle tante fasi della sua vita senza mai sminuirne, però, la portata dell’anti-eroe.

Alessandro Falanga

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