Pesci piccoli, i The Jackal sorprendo ancora su Prime Video. La nostra recensione della Serie TV

Dopo aver ampiamente dimestrato di riuscire a sostenere il peso di Serie TV e Film, il gruppo campano The Jackal stupisce ancora il pubblico italiano.
E lo fa con la sua consueta semplicità, associata a un umorismo tutto da godere.
Con Pesci Piccoli, sceneggiato di Prime Video del 2023, si mostra, nuovamente, come le brillanti idee possono dar vita a ottimi lavori, senza eccedere nella banalità.
Con questo progetto, infatti, si racconta essenzialmente la realtà di tutti i giorni. Caratterizzandola attraverso le peculiarità di ogni singolo soggetto descritto.
La trama verte attorno la quotidianità di un agenzia pubblicitaria in cui è stata catapultata, dopo un diverbo con un cliente, Greta dalla sede centrale.
La sede periferica in cui dovrà reinventarsi è molto particolare. I dipendenti sono personaggi sopra le righe; e i clienti sono piccoli e di poco conto.
Tra situazioni al limite e adattamento al differente contesto, Greta cercherà in ogni modo di tornare ai livelli precedenti il suo trasferimento.
Pesci piccoli è un godibilissimo spaccato dei giorni nostri, in cui quello che viene affrontato dall’agenzia investe e si mescola con ciò che affronta ognuno dei soggetti nella propria vita.
Il punto di forza dello lavoro è dettato, a nostro modo di vedere, dalla scansione del tempo determinata dalla centralità di ognuno degli interpreti.
Facendo ruotare attorno ai singoli gli episodi, e facendo marcare dagli stessi l’evoluzione degli eventi, la serie si mostra con un volto dfferente dalle altre. Che non solo tende ad attribuire la centralità al gruppo. Ma porta a magnificare tutti i singoli tramite i tratti caratteristici.
Questo dato, oltre a rendere piacevole la visione grazie a un andamento frizzante, porta lo spettatore ad affezionarsi al cast. E a cercare l’individualità collettiva per sentirsi appagato di quello che sta vedendo.
La comicità, poi, è l’altra base di tutta la fiction.
Trasponendo i personaggi dei video e le loro battute sullo schermo, Pesci piccoli diventa un qualcosa di spassoso e contemporaneamente familiare. In cui ci si aspetta un determinato intervento, facendo fede a quanto visto in questi anni su youtube, di coloro che primeggiano nella scena.
E quindi si potrà ammirare il Fabio cinico. Il Fru svampito. Il Ciro ancora più svampito di Fru. L’Aurora innamorata e disillusa. E tutti gli altri attori che compaiono di volta in volta.
A ciò, inoltre, si aggiungono anche i gradevoli cameo e i personaggi secondari di spessore.
Tra i primi, oltre un Herbert Ballerina fantastico, è necessario fare una menzione d’onore a Giovanni Mucciaccia.
La presenza dell’ex conduttore di Art Attack è una chicca tra gli episodi di Pesci Piccoli. Con un ruolo piccolo ma ben costruito all’interno del contesto narrato.
Tra i secondi, invece, quello che ci ha colpito di più è il ragazzino Fulvio. L’hater, centrale nell’episodio tre, è un concentrato di risate all’interno della serie. Il suo fare da sbruffone e il suo atipico rapporto con Fru si mostrano attraverso diverse scene esilaranti degne di un lavoro del genere.
Da vedere assolutamente.