Zen Demoni e Fate, un romanzo trasversale. La nostra recensione del lavoro di Daniele Zaccone edito PAV edizioni (2023)

Un romanzo trasversale, o ibrido, è uno scritto che, pur partendo da uno specifico genere, riesce a coinvolgerne anche tanti altri.
Un lavoro del genere, per ovvi motivi, non è così semplice. Ma qualora si riuscisse nell’intento, si porterebbe alla luce un prodotto di ottima fattura.
A fare propria questa ardua impresa è, senza dubbio, Daniele Zaccone con il suo Zen Demoni e Fate (PAV edizioni, 2023).
Il romanzo, infatti, parte con una specifica base horror. Che, però, si snoda in tanti diversi ambiti, dal giallo classico fino al thriller passando per un romanzo autobiografico, da rendersi una piacevole sorpresa.
Zen Demoni e Fate narra le vicende di Francesco Zenobi, detto Zen, uno scrittore di romanzi horror alle prese con il blocco dello scrittore.
Un giorno viene contattato da un suo vecchio amico, Davide, che gli sottoporrà una vicenda, ai limiti del sovrannaturale, che lo ha visto protagonista da bambino.
Il romanzo di Zaccone è un lavoro più che apprezzabile per una serie di elementi che definiscono una strada ben precisa, e del tutto alternativa, all’intero progetto.
Come detto, la peculiarità di investire diversi generi non solo rende Zen Demoni e Fate affascinante, ma tratteggia anche le specifiche caratteristiche dell’autore nei suoi scritti.
Queste ultime sono ben visibili in diversi punti, ma quelli che ci hanno maggiormente impressionato sono due: la minuziosa descrizione degli ambienti e delle scene e l’evoluzione degli eventi.
Per il primo tratto, oltre a una venerazione per il modus operandi di Stephen King – come rivelato dalla biografia – , Zaccone mostra perfettamente come poter gestire un horror senza né cadere negli stereotipi, né annoiare con la narrazione.
Il secondo, invece, rappresenta un espediente tipico del genere: l’interesse per la storia aumenta con l’aumentare del pathos al suo interno.
Seguendo questa semplice regola, lo scrittore tesse una fitta trama che appassiona il lettore e rende intriganti le pagine del libro.
Infine, non è possibile non citare il ruolo dell’autore nella storia.
In sostanza, creando un suo alter ego dentro ciò che è raccontato, Zaccone si mostra al pubblico tanto come scrittore quanto come protagonista delle vicende. E grazie a questa duplice dimensione, riesce a coinvolgere maggiormente coloro che hanno tra le mani il romanzo nella fantastica avventura descritta.