Core ‘ngrato NBA, i giocatori che hanno vinto l’anello in squadre rivali. Il nostro omaggio ai cestisti che hanno militato e vinto in compagini antagoniste
Qualche tempo fa, precisamente ad agosto 2022, sulle nostre pagine abbiamo parlato del fenomeno calcistico del Core ‘ngrato. Si tratta di una particolare situazione in cui si sono trovati diversi giocatori, che, per loro volere o per casualità, hanno militato in squadre rivali.
Il fenomeno, chiaramente, è diffuso in tutti gli sport di squadra. Ma, come abbiamo scoperto attraverso una semplice ricerca, in NBA è addirittura aggravato da un elemento: la vittoria del titolo.
Perchè nel basket d’oltreoceano, non solo alcuni hanno deciso di approdare nella squadra rivale. Ma anche hanno vinto con quella.
Di seguito vi presentiamo i quattro giocatori che hanno vinto un anello con due compagini rivali. Che hanno reso il loro percorso sui parquet a stelle e strisce più affascinante proprio per questa specifica caratteristica.
John Salley (Detroit Pistons – Chicago Bulls) – Un mastino che non si tirava mai indietro quando c’era da tirare legnate. Un’ala grande di altri tempi che riusciva a mettersi al servizio della squadra senza alcun problema. John Salley, uno dei quattro giocatori ad aver vinto un titolo con tre franchige differenti, è stato protagonista in due roster, dall’altissimo potenziale, che hanno dominato la scena di fine anni ’80 e inizio anni ’90. Infatti il buon Spider, dopo aver vinto la competizone con i Detroit Pistons, nel 1989 e nel 1990, è approdato, nel 1996, tra le fila dei rivali storici, i Chicago Bulls di Jordan e Pippen, dove è riuscito a conquistare un altro titolo nel 1996. Nella sua carriera, però, il lungo non si è fermato, come detto, a soli tre anelli. E ha riconquistato il tetto del basket nel 2000 con la canotta dei Los Angeles Lakers.
Robert Horry (Houston Rockets – San Antonio Spurs) – Big Shot Rob è stato uno dei giocatori più amati della lega. Nelle sue diverse esperienze, non solo ha lasciato un segno indelebile nella franchigia. Ma è anche riuscito a portare a termine la missione in ben tre squadre in cui ha militato. Al pari di Sally è riuscito a ottenere tre titoli con tre squadre differeti. E sempre al pari di Salley ha conquistato gli stessi anelli militanto anche in squadre rivali. Scelto al draft 92 con l’undicesima chiamata, Horry si è goduto l’esordio nel basket che conta giocando accanto ad Hakeem Olajuwon e portandosi a casa immediatamente due trofei consecutivi. Successivamente la breve esperienza a Phoenix e il Three-peat con un giovane Kobe Bryant e Shaq, firma da free agent per i San Antonio Spurs. Con gli acerrimi rivali di Houston ricopre il ruolo di veterano di lusso, andando a conquistare due ulteriori trofei, nel 2005 e 2007, accanto al trio Duncan – Parker – Ginobili.
Ray Allen (Boston Celtics – Miami Heat) – La quinta scelta assoluta del draft 2006 è stato il primo a rendersi protagonista in una delle nuove rivalità della pallacanestro USA. Dopo le esperienze a Milwaukee e Seattle, nel 2007 va a comporre il trio delle meraviglie con Garnett e Pierce in quel di Boston. All’inizio l’esperienze sembra non dare i frutti sperati, ma con il passare del tempo la squadra si impone nel circuito sportivo e arriva a vincere il titolo del 2008 nella più classica delle finali contro i Lakers. Terminata l’esperienza con i verdi, firma da free agent per i Miami Heat. Il super team di James, Wade e Bosh, non ben visto dall’intera lega per l’operazione a tavolino delle tre stelle, aveva l’anno prima eliminato proprio i Celtics di Allen. Durante la prima partita della stagione regolare, Allen esordisce proprio contro il suo ex team, mettendo a referto 19 punti nella schiacciante vittoria per 120 – 107. Concluderà l’annata vincendo il titolo da protagonista con gli Heat, dove rimarrà anche nel 2014.
Rajon Rondo (Boston Celtics – Los Angeles Lakers) – Il play di Louisville nella sua carriera ha girato in lungo e in largo l’NBA, trasferendosi più volte da una costa all’altra. L’ultimo, dal punto di vista temporale, a militare in due squadre rivali e vincere il titolo in entrambe. Scelto alla 21 durante il draft 2006, dopo una stagione di rodaggio si prende in mano le redini dei Celtics. Assieme a Garnett, Pierce e Allen porta il roster alla conquista del titolo del 2008, con tanto di prestazione super in gara-6 nonostante i problemi al ginocchio. A Boston rimane altri sei anni dopo quel titolo e poi comincia a girovagare per lo Stato. Nel 2018 firma un contratto con i Lakers e nel 2020 ottiene la sua seconda affermazione battendo in finale gli Heat per 4-2.
MENZIONI SPECIALI
Clyde Lovellette (Minneapolis Lakers – Boston Celtics) – Rappresentante di una pallacanestro di altri tempi, il centrone di Petersburg è stato uno dei primi a rendersi protagonista di questa lista di cori ‘ngrati. Selezionato alla 9 dagli allora Minneapolis Lakers, ottiene un titolo con i lacustri nel lontano 1954. Verso la fine della carriera si accasa a Boston, dove ottiene altri due successi, nel 1963 e 1964, prima di ritirarsi definitivamente. E’ stato il primo giocatore a conquistare il titolo NCAA, l’oro olimpico ed un titolo NBA.
Phil Jackson (New York Knicks – Chicago Bulls – Los Angeles Lakers) – Coach Zen non ha bisogno di alcuna presentazione. I due titoli da giocatore e gli undici da allenatore parlano praticamente da soli. Anche Phil Jackson però può entrare in questa particolare categoria, tanto per una rivalità sviluppatasi in passato quanto per una del suo futuro in panchina. Infatti i titoli da giocatore arrivarono in maglia Knicks in un periodo in cui newyorkesi e lacustri si scontrarono diverse volte, andando a creare una rivalità minore nello spettro NBA. Con il passaggio ai Bulls, inoltre, si andò a sviluppare anche quella con la compagine guidata da Ewing resa celebre negli anni novanta.
foto: nba.com