Parossismo La Serie, un’inquietante coppia di cannibali nel terzo episodio della saga. La nostra recensione di Fatisfaction di L. Filippo Santaniello

Dopo averci abituato a determinati schemi, Parossismo La Serie ci stupisce nuovamente.
E con il terzo episodio, nato da un’idea di L. Filippo Santaniello, si presenta in una veste totalmente nuova che traccia un preciso solco nello straordinario progetto.
Perché Fatisfaction, titolo del volume, non è solo una storia al di là di qualsiasi tipo di immaginario. Ma anche un modo per mescolare le carte attraverso un tocco particolare e, allo stesso tempo, molto interessante.
Al contrario dei precedenti testi, questa terza uscita di Parossismo La Serie più che una costruzione ha, al suo interno, una decostruzione. Che, partendo da un dato di fatto, porta gli stessi protagonisti a narrare, man mano, le vicende.
La trama è composta dalle parole rese dai coniugi Barbara Bambaci e Rocco Longoni, detti I cannibali del Prenestino, durante il loro interrogatorio successivo l’arresto.
La loro voce conduce il lettore a entrare in una realtà fuori dal comune. In cui il feticismo più sfrenato, la pornografia e il cannibalismo la fanno da padrone.
Fatisfaction è un lavoro straordinario che proprio grazie alle sue peculiarità si rende tale.
L’aver presentato un assetto inconsueto, infatti, non solo aumenta la curiosità del lettore nel giungere ai fatti. Ma porta anche a scoprire, pagina dopo pagina, le caratteristiche di due personaggi che, nella realtà di tutti i giorni, non sarebbero stati poi così tanto bizzarri a un primo sguardo.
Proprio la caratterizzazione dei due inividui considerati rappresenta l’altro punto di forza.
I coniugi descritti sono, almeno all’inizio della storia, persone comuni. Con lo scorrere delle trama, però, si mostrano sempre più come soggetti che, spinti dall’avidità e dall’invidia, sprofondano in un inferno che loro stessi si sono costruiti.
A ciò, inoltre, si associa l’ottima intuizione stilistica dell’autore. In Parossismo La Serie Fatisfaction non ci sono dialoghi, ma solo i racconti dei protagonisti.
Attraverso una suspance in continua crescita, dettata anche della mancanza di pause tra le parole dell’uno o dell’altro, la storia definisce totalmente i caratteri saliente del mondo che viene descritto. I cui protagonisti risultano a proprio agio, nonostante l’orribile quotidianità che hanno costruito a loro immagine e somiglianza.
Una particolarità del terzo episodio della saga è dettata anche dalla parte dedicata a Il Costruttore.
La figura ideata da Pietro Gandolfi, che apre e chiude ogni libro, questa volta è coinvolta direttamente nel racconto. Ma veste i panni, a pieno titolo, di co-protagonista.
Facendo leva sulla modifica dei canoni del terzo volume, anche questo personaggio viene reso in maniera differente e presentato, per la prima volta, in una vesta nuova, e altrettanto appassionante, rispetto al passato.