S.O.S. fantasmi (Scrooged)

S.O.S. fantasmi (Scrooged), i nostri auguri di Buon Natale

S.O.S. fantasmi (Scrooged), un Canto di Natale in chiave contemporanea. Gli auguri di Buon Natale del Diario di Rorschach


S.O.S. fantasmi (Scrooged)
S.O.S. fantasmi (Scrooged) – La locandina

Una differente rappresentazione di un classico natalizio. Che attraverso la sua visione ci proietta verso un diverso modo di affrontare la realtà che viviamo.

Nel 1988, dopo il successo ottenuto con Arma Letale, a Richard Donner viene affidato un compito molto arduo: dirigere un film di Natale.

Dopo svariate ricerche e sceneggiature scartate, il regista viene illuminato da una specifica idea: riproporre il Canto di Natale di Dickens in chiave contemporanea.

Per cogliere l’obiettivo, però, occorrevano diversi elementi. E Donner riesce ad ottenerli perfettamente attraverso l’amalgama di precisi punti.

Nasce così S.O.S. fantasmi (Scrooged), una commedia fantastica in cui si attualizza una delle storie più iconiche del periodo.

La trama narra la vita di Francis Xavier Cross (Bill Murray), direttore di un network televisivo cinico ed egoista. Una sera il protagonista viene raggiunto dal fantasma del suo predecessore che, dopo averlo ammonito per il suo stile di vita, gli preannuncia la visita di tre spettri.

Da quel momento in poi la vita di Cross cambia definitivamente, andando a cogliere insegnamenti specifici legati anche al vero spitiro della festa.

S.O.S. fantasmi (Scrooged) si presenta come un vero pugno in faccia per comprendere i nostri giorni. Che grazie all’elemento fantastico prende in giro la società attuale e mette lo spettatore di fronte a determinati messaggi.

Grazie ad un ottimo ritmo dettato dal genere, il film consente infatti di vagliare attentamente ciò che ci circonda.

S.O.S. fantasmi (Scrooged)
S.O.S. fantasmi (Scrooged) – Una scena del film

Il consumismo sfrenato, la lotta fratricida tra gli esseri umani e quella malsana voglia di essere vincente a tutti i costi sono la perfetta cornice di questa pellicola.

Gli elementi in questione non solo tendono a evidenziare le frivolezze di una vita senza alcun significato. Ma cercano anche di insegnare quanto le cose semplici possano portare a qualcosa di buono per tutti.

Dato fondamentale è anche la lezione dettata delle vicende passate.

Cross vive costantemente la sua vita come se dovesse riscattarsi di tutte le ingiustizie vissute anni prima. In realtà, con le esperienze avute tramite i tre fantasmi, capirà che tutto quello che lo ha investito servirà a crescere e a evitare di ripetere gli errori.

A tutto ciò, inoltre, si aggiunge il fantastico trucco che non solo ha reso gli spettri degni di questo nome. Ma ha anche caratterizzato una commedia, portandola a diventare unica nel suo genere.

Infine, non è possibile citare il cast coinvolto e le peculiarità dei personaggi interpretati.

Accanto uno spettacolare Murray, nei panni di Cross, è necessario citare i comprimari del lavoro di Donner. Bobcat Goldthwait (Eliot Loudermilk), David Johansen (fantasma del Natale passato)Carol Kane (fantasma del Natale presente) sono perfetti nei loro ruoli e rappresentano tutto ciò che al protagonista occorre, grazie anche a metodi sopra le righe, per comprendere il vero significato di questa festa.

BUON NATALE DAL DIARIO DI RORSCHACH

Alessandro Falanga

 

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