Pet Sematary

Pet Sematary, quando l’uomo cerca di sconfiggere la morte

Pet Sematary, quando l’uomo cerca di sconfiggere la morte. La nostra recensione del romanzo di Stephen King del 1983


Pet Sematary
Pet Sematary – La copertina del romanzo

Nel 1983, prendendo spunto da The Monkey’s Paw, una storia popolare meglio conosciuta nella versione scritta da William W. Jacobs, Stephen King decide di mettere su carta una nuova idea.

In questa nuova storia, al contrario del racconto, immagina una situazione totalmente diversa. In cui il protagonista, invece di fermarsi di fronte l’errore commesso, perservera nella sua decisione.

Nasce, quindi, Pet Sematary. Uno dei romanzi più cruenti e carichi di significato della stagione d’oro del Re.

La storia racconta le vicende della famiglia Creed. Louis, padre e medico, è stato trasferito a Ludlow per un incarico all’Università locale. Con lui andranno a vivere nel centro anche la moglie Rachel, la figlia maggiore Ellie e il figlioletto Gage e il gatto Church.

La scoperta di un continuo via vai di enormi camion dell’Orinco sulla strada che attraversa il posto e un cimitero degli animali alle spalle dell’abitazione, cambieranno totalmente la vita e le concezioni della famiglia.

Pet Sematary è un lavoro straordinario in cui si intrecciano differenti punti di vista, messi in evidenza attraverso specifiche peculiarità. In cui l’autore cerca di far emergere, nella maniera più cruda possibile, tutte le contraddizioni dell’uomo di fronte la morte.

Pet Sematary, da buon libro di King, prevede una precisa scansione. In cui ogni parte determina dettagliatamente uno specifico momento che lo scrittore intende risaltare.

Abbiamo, infatti, la parte iniziale, la vita, in cui i protagonisti giungono in un nuovo luogo dove intendono costruire totalmente la loro esistenza.

La morte, accennata anche nella prima parte con le vicende di Victor Pascow, dove cominciano a venire meno le certezze dei singoli a causa degli eventi.

E la resurrezione, che è il tentativo estremo a cui si espongono i personaggi mettendo in discussione tutto ciò in cui credono.

Pet Sematary
Stephen King

Questo percorso compiuto a piccoli passi, prende piede, inoltre, da due domande specifiche: Quale è la reazione dell’uomo di fronte una morte dolorosa? E cosa si farebbe se ci fosse anche un minimo di speranza per mettere a posto il tutto?

Le risposte alle domande, chiaramente, sono presenti nella narrazione. Ma sono anche predisposte attraverso una serie di indizi insiti nei soggetti presentati.

Tra tutti, quello più interessante coinvolge proprio Louis Creed. Il personaggio principale è un medico fortemente razionale e totalmente lontano dall’aspetto religioso.

Con il passare degli eventi, però, si trasforma in qualcosa di quanto più lontano da quel suo modo di essere, al punto di divenire esattamente l’opposto.

In Pet Sematary, inoltre, il male viene identificato non in una specifica creatura, ma in un determinato luogo.

Questo espediente, tipico dello scrittore, lo si evince in diverse sue opere (IT, Shining, Carrie, The Dome e tanti altri).

Anche in questo caso, Ludlow non è un luogo qualsiasi, ma uno spazio preciso dominato da una zona in grado di influenzare totalmente il comportamento e plagiare la mente dei suoi abitanti.

I dettagli precisi e un pathos crescente e incalzante nelle ultime due parti, fanno di Pet Sematary uno scritto straordinario.

Che ognuno dovrebbe leggere almeno una volta nella vita.

Alessandro Falanga

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