Dylan Dog Chi ha ucciso Babbo Natale?, le festività secondo l’indagatore dell’incubo. I nostri auguri di buon Natale

Come ogni anno i nostri auguri sono molto particolari. Tra fumetti, libri o pellicole , cerchiamo sempre di regalare una chiave di lettura sopra le righe di questo periodo. Proponendo una delle nostre tante recensioni su qualcosa che riteniamo possa dare reale lustro a questa festività.
Insomma, qualcosa di fighissimo.
Anche per questo Natale 2021 abbiamo deciso di proporvi una peculiare storia.
Che coinvolge due grandi personaggi molto legati al nostro sito: Pasquale Ruju e Dylan Dog.
Nel 2002 l’autore sardo, affiancato da Giampiero Casertano ai disegni, realizza una straordinaria storia sull’indagatore dell’incubo proprio dedicata al Natale: Dylan Dog Chi ha ucciso Babbo Natale?.
In panne con la loro auto a causa di una nevicata epocale, Dylan Dog e Groucho sono costretti a fermarsi in una pensione/stazione di servizio di un paesino del Galles.
Le cose, almeno all’inizio, sembrano andare molto bene, data l’atmosfera natalizia e i relativi festeggiamenti. Ma un brutale assassino vestito da Babbo Natale sconvolge tanto la festività quanto l’atmosfera del tranquillo posto.
Con Dylan Dog Chi ha ucciso Babbo Natale? gli autori riescono a costruire una storia caratteristica attraverso l’amalgama di diversi elementi in apparenza in contrasto tra loro.
Il solo unire un contesto come quello di Dylan Dog con quello natalizio è di per sè fuori dal comune. Se poi lo si riesce a fare attraverso un ottimo prodotto è ancora meglio.
Uno dei punti di forza del volume è, senza dubbio, il connubio tra religiosità e tradizione popolare.
Grazie ad un’accattivante atmosfera, unita ad ambientazioni tipicamente horrorifiche, l’autore mette assieme il mito norvegese, quello dei Berseker, è quello tipiamente cristiano del 25 dicembre.
In questo modo, oltre a creare una delle più affascinanti situazioni, riunisce sacro e profano sotto uno stesso tetto, andando poi, tra le pagine, a sviscerare il vero significato della storia raccontata.
L’elemento in questione, inoltre, è arricchito dai particolari legati al luogo dove si svolge la vicenda.
Snowmouth, nonostante le apparenze, non è proprio quel luogo magico che tutti ci immaginiamo in uno scenario tipico di Natale.
Le case, i fuochi dei camini e la neve sono ricoperti di sangue di innocenti. E per di più celati da un senso distorto di protezione dell’io incondizionata, nonostante la brutalità dei fatti.
Dylan Dog Chi ha ucciso Babbo Natale?, quindi, diventa anche un fumetto in cui il passato, che si ripresenta come un uragano, porta ad una redenzione.
I tanti flashback presenti, difatti, conducono al vero significato di questa festa che, al di là delle vicende macabre, deve (o almeno dovrebbe) far riflettere le persone su quanto fatto e quanto non fatto nella propria vita.
Riflessione che investe lo stesso protagonista, che esplicita il suo tormento nello scambio di battute finali con il fidato assistente.
A tutto ciò, ancora, si affianca un ritmo sorprendente.
Se all’inizio tutto sembra gioioso e quasi scandito dalle freddure di Groucho, lo stesso non si può dire nel finale, dove un pò tutti rimuginano su quanto accaduto, sul loro passato e sul loro futuro.
Infine, non si può non citare l’ottimo lavoro di Casertano.
Ogni tavola rafforza quanto descritto nella trama e ogni sguardo rappresentato riconduce, inevitabilmente, al messaggio che con Dylan Dog Chi ha ucciso Babbo Natale? si intende far emergere.
BUON NATALE DAL DIARIO DI RORSCHACH