Later, un tuffo nel passato guardando al futuro. La nostra recensione dell’ultimo romanzo di Stephen King

Ripartire dalle origini. E costruire un nuovo mondo basato su una differente prospettiva che ripercorre strade già tracciate in passato.
Later (Sperling&Kupfer, 2021), ultima fatica letteraria di Stephen King, può essere facilmente descritta in questo modo.
Perchè il Re è riuscito non solo a ridefinirsi alla veneranda età di 74 anni. Ma lo ha anche fatto utilizzando degli strumenti tanto cari agli appassionati, al punto da rendere il suo lavoro ancor più speciale.
La storia di Later è piuttosto semplice.
Jamie Conklin, figlio di Tia Conklin (madre single e agente letterario), è un bambino molto particolare.
Ha uno strano potere, quello di vedere con i morti subito dopo la loro dipartita.
Con loro interagisce nei modi più impensabili, sfruttando l’unico loro punto debole: l’obbligo di dire sempre la verità.
In un percorso che va dalla sua infanzia fino alla sua adolescenza, Jamie si ritrova quindi ad affrontare le situazioni più disparate. Confrontandosi talora con fantasmi benevoli, talora no, e scoprendo anche quanti segreti nasconde la vita di ognuno.
Il lavoro dello scrittore di Portland è praticamente un regalo più che gradito per gli appassionati.
Infatti, al netto di un’apparente parallelismo con il film Il sesto senso (che scompare praticamente subito), Later è una fantastica carrellata di ciò che è stato King e di ciò che potrebbe divenire nei prossimi scritti.
I punti che emergono con forza dal romanzo sono in sostanza quattro e meritano un approfondimento specifico singolarmente.
Analogie con il passato, con sguardo rivolto al futuro
La storia, la caratterizzazione del protagonista e le azioni portate avanti sono degne di un Re di altri tempi. I riferimenti a It (in particolar modo), La lunga marcia e L’uomo vestito di nero praticamente si sprecano.
Tutto richiama i bei tempi passati, ma allo stesso tempo cerca di tracciare una nuova via per essere in grado di guardare al futuro.
Trama, narrazione e flashback
La trama è un complesso intreccio di situazioni che si incastrano fra loro per completare semplicemente l’intero quadro.
Ognuna è funzionale all’altra ed ognuna aggiunge un mattocino utile al prosieguo, attraverso anche l’evoluzione e la crescita dei suoi personaggi.
Tutto ciò, però, è possibile solamente in modo.
Una modalità che ha contraddistinto anche gli scritti passati: la narrazione in prima persona.
Come accaduto per It, anche in Later il protagonista racconta la sua particolare storia che lo porterà, poi, ad essere così come è diventato. Con la consapevolezza di avere questo dono e spesso di sapere molto di più di quanto necessario.
Chiaramente, questo tipo di espediente è utile solamente grazie alla presenza di numerosi flashback, che in un mondo attuale consentono di arrivare al fulcro della questione, senza però mai esprimerla esplicitamente.
Progressione continua e ritmi sempre più incalzanti
Quanto descritto in Later porta alla luce un ulteriore marchio di fabbrica dell’autore.
Facendo leva su una progressione continua degli avvenimenti, lo scrittore sembra quasi creare una storia che procede per livelli sempre più difficili.
Si parte difatti dal primo incontro con la Signora Burckett, per poi arrivare al più complicato incontro/scontro con Therriault, passando infine per Marsden e Liz Dutton.
Questa escalation, concepita quasi come la struttura di un manga, conduce chiaramente a ritmi sempre più incalzanti. Che non si affievoliscono neanche nella spettacolare conclusione, nonostante la mancanza in questa di un’azione vera e propria.
Il finale spiazzante
Come al solito, l’epilogo del libro è totalmente spiazzante.
Vengono inseriti degli elementi totalmente inaspettati ma fortemente rilevanti per l’intera storia. E in più viene tracciata una strada specifica di cui, però, non viene mostrato praticamente nulla.
Un finale che, sostanzialmente, lascia dapprima a bocca aperta il lettore per poi renderlo smanioso di saperne ancora di più su Jamie, la sua vita e il suo spaventoso potere.
In sintesi, Later è un romanzo favoloso. Dove il passato e il presente si mescolano e si ripresentano in una veste a dir poco spettacolare.
Insomma, il Re è in grado di stupire ancora tutti.