Superman Speeding Bullets, il Kal – El di Gotham City. La nostra recensione del fumetto di J. M. DeMatteis del 1993

Abbiamo più volte parlato dei vari interpreti dei supereroi.
E abbiamo più volte descritto il pipistrello in varie forme.
Uno dei Batman più interessanti, però, viene presentato dalla coppia formata da J.M. DeMatteis e Eduardo Barreto, che nel 1993 decide di mescolare totalmente gli universi fumettistici.
Superman Speeding Bullets, infatti, è uno degli elseworld più affascinanti grazie alla più grande trasposizione fumettistica mai fatta prima.
L’idea degli autori parte da un presupposto fondamentale generato dall’apparizione di Kal – El sulla terra.
Si immagina che la navicella lanciata dal pianeta Krypton finisca a Gotham City – tra le braccia di Thomas e Marta Wayne – e non a Metropolis.
Da quel momento in poi la storia si evolve seguendo lo stesso sviluppo delle più classiche trame dedicate al pipistrello.
I Wayne vengono assassinati e per Bruce/Kal comincia un percorso di crescita che lo porterà presto ad indossare i panni del mascherato.
Superman Speeding Bullets è una produzione a dir poco geniale.
Un lavoro che riesce in un sol colpo ad unire i personaggi più amati di casa e riscrivere le sorti di due differenti universi fumettistici.
L’impianto di base è dato, per l’appunto, un perfetto melting pot supereroistico che ridisegna totalmente i confini del bat – mondo.
Questo elemento è riscontrabile tanto nella storia del mascherato, quanto nell reinterpretazione di tutti i personaggi legati a questa particolare realtà (tra cui uno spettacolare Luthor/Joker).
A ciò, però, Superman Speeding Bullets aggiunge quel tocco personale che risulta fondamentale per l’andamento della vicenda.
I tanti elementi tipici al mondo dell’azzurrone, difatti, riconducono personaggio e trama verso un epilogo tipico di un’avventura dedicata a Superman.
Degna di nota è anche la caratterizzazione del personaggio.
Come accaduto con il Cavaliere Oscuro, anche in questo caso l’autore esprime in tutto e per tutto il tratto identitario del kryptoniano.
In pratica Superman è così perchè non poteva essere altrimenti, data la sua indole.
La figura dell’uomo d’acciaio è anche molto legata a quella di Lois Lane e De Matteis e Barreto fanno di tutto per far emergere il personaggio.
E’ lei che permette a Bruce/Kal di scoprire la reale identità.
E’ lei che accompagna l’eroe verso il nuovo costume.
Ed è lei che cambia nuovamente le carte in gioco per riallineare l’universo fumettistico in questione.
I disegni di Barreto e i colori di Les Dorscheid, infine, attraverso il contrasto di colori e di vigilanti riescono a marcare ancor di più le differenze in questa storia, creando un solco tra l’oscuro bat – mondo e il lucente mondo dell’uomo d’acciaio.