Sogni, il futuro raccontato attraverso la realtà di tutti i giorni. La nostra recensione del romanzo di Marco Bonafede

Curare i disturbi mentali attraverso la gestione dell’inconscio degli individui. Condividendo e modificando il mondo dei sogni.
Questa affascinante teoria è alla base di un mondo futuristico. Una realtà creata appositamente per lo sviluppo di un’interessantissima storia. La storia presente nel romanzo Sogni di Marco Bonafede.
La trama narra le vicende si Sonia Montes, una biofisica che è entrata a far parte dello staff della Morpheus SA, una multinazionale specializzata in cure psichiatriche.
La particolarità della Morpheus è data dall’applicazione dell’oniroterapia, una tecnica che rimuove i disturbi mentali agendo all’interno dei sogni dei pazienti.
Per muoversi meglio all’interno di questo scenario particolare, i dreamers (i medici che entrano nel sogno) adattano la realtà onirica a opere di grandi pittori.
La forza di Sogni è data dal suo forte contatto con la realtà di tutti i giorni.
Il dato in questione è riscontrabile in diversi elementi, che si incrociano anche con il periodo storico in cui è nato il romanzo.
Lo scritto, infatti, è nato durante le prime settimane in cui si è scatenato il Covid-19.
L’autore, durante la stesura, si è ritrovato (dato il lavoro in ospedale) a vivere in isolamento circondato da diversi libri da cui ha tratto spunto per la stesura dell’opera.
Questa condizione è stata resa perfettamente anche tra le pagine. Con la citazione (in diversi punti) di una pandemia (non meglio specificata) che ha sconvolto il mondo così come lo conoscevamo.
A tutto ciò viene aggiunto un’intrigante lettura del mondo attuale, trattando il presente attraverso la decrizione di uno scenario futuristico.
All’interno delle pagine è facile trovare una forte critica alla quotidianità.
Si passa, difatti, da una riflessione sul sistema dei social fino alla deriva intangibile dei contatti umani a causa di una forte dipendenza dalla tecnologia (spesso inutile). Fino ad un’attenta analisi sulla società dei consumi, soprattutto nel finale, in cui il profitto viene anteposto a tutto.
Per descrivere l’intero scenario al meglio, l’autore utilizza un intrigante espediente letterario.
Che divide il libro in tre parti e lo conduce in un viaggio (letterario) tra diversi generi.
Sogni, in questo iter immaginario, parte chiaramente dalla descrizione di ambientazioni e personaggi nell’introduzione. Per poi passare ad uno scenario cyberpunk. E concludere con una sorta di thriller economico che funge da sfondo alla reatà futuristica descritta.
Molto interessante, inoltre, risulta il parallelismo tra scienza e arte.
Grazie a questa perfetta amalgama, Bonafede permette tanto di rivivere le sensazioni provate dai vari personaggi, quanto mettere il lettore in condizioni di osservare (seppur indirettamente) l’opera di cui si sta parlando.
La conoscenza dell’ambito psicologico, dovuta all’attività lavorativa dello scrittore, chiude definitivamente il cerchio.
La padronanza dell’argomento, per l’appunto, non solo consente di ricostruire al meglio il contesto descritto ma fa emergere un ampio lavoro di ricerca, che si immette alla perfezione tra le pagine della realtà del romanzo.
La scrittura semplice e la trama scorrevole, infine, aumentano l’interesse del lettore tenendolo incollato alle pagine dall’inizio alla fine.