La storia dei Metallica, dagli esordi nei piccoli locali di San Francisco al successo mondiale, nel nome di Cliff Burton
Prima dei Metallica, in Inghilterra Black Sabbath e Iron Maiden avevano cambiato il modo di intendere la musica metal. Dall’altra parte del globo ci sono due ragazzini chiusi in un garage. Stanno facendo le prove e sono il batterista Lars Ulrich e il cantante e chitarrista James Hetfield. Attorno a loro gravitano una serie di musicisti temporanei, fino a quando non viene ingaggiato Dave Mustaine, all’epoca ventunenne e dotato di maggiore esperienza rispetto ai due ragazzi, all’epoca appena diciannovenni.
A loro si aggiunge un giovanissimo e talentuoso bassista, Cliff Burton.
I quattro, dicevamo, si chiudono in garage, e nel aprile 1982 pubblicano il demo Power Metal al cui segue No Life ‘Til Leather a luglio. Con questo materiale la band inizia ad esibirsi in vari locali tra San Francisco e Los Angeles. Nel 1983 iniziano le registrazioni del primo disco. Alla vigilia Dave Mustaine viene cacciato – fonderà i Megadeth – e viene sostituito da Kirk Hammett.
Il 25 luglio 1983 esce Kill ‘Em All che segna il battesimo del fuoco del thrash metal. Il thrash metal unisce la velocità e l’aggressività del punk più spinto con la tecnica del metal. Da questo punto di vista Kill ‘Em All è un disco veloce, sanguinario, letale. Vende qualcosa come cinque milioni di copie trasformando i giovanissimi Metallica in un fenomeno senza precedenti.
La ricetta: cambi di tempo repentini di Lars Ulrich, riff veloci e killer di James Hetfield, assoli velocissimi di Kirk Hammet. E poi Cliff Burton con il suo modo unico di suonare il basso, perennemente distorto, quasi come se fosse una terza chitarra elettrica. Gli elementi per la rivoluzione ci sono tutti.
Il 27 luglio 1984 la band pubblica Ride The Lightning. A differenza del primo disco si nota un approccio simile alla forma-canzone, ma qualcosa è già cambiato.
Ride The Lightning segna il passaggio del gruppo dalle tipiche tematiche metal dell’album precedente ad altre più mature e politiche.
Vari sono gli argomenti trattati come la pena di morte, il suicidio, esperimenti scientifici, piaghe bibliche e avventure letterarie.
Questo secondo lavoro presenta una maggiore versatilità nei ritmi e una presenza più rilevante di sonorità melodiche ed introspettive – come nel caso della celebre Fade To Black – oltre all’aggiunta di parti musicali capaci di mettere in maggiore rilievo la tecnica chitarristica di Kirk Hammett, come in Trapped Under Ice e Creeping Death. Notevole anche il supporto alla produzione di Flemming Rasmussen.
Il secondo disco dei Metallica vende qualcosa come otto milioni di copie, di cui oltre cinque nei soli Stati Uniti.
Giunti al secondo lavoro, i Metallica riescono a coniugare una notevole qualità sonora con un importante successo di vendite.
Il metal in questi anni entra nelle case dei ragazzini di tutto il mondo, diventando popolare ma non perdendo mai qualità. Anzi, cambiando sempre qualcosa.
Il 3 marzo 1986 i Metallica pubblicano Master Of Puppets. Il terzo album dei Metallica è probabilmente il capolavoro dei Four Horsemen e il più importante prodotto del thrash metal e di tutto l’heavy metal in generale. Master Of Puppets si piazza alla posizione numero 29 della classifica Billboard 200 e vende dodici milioni di copie.
Al successo del disco contribuisce il tour promozionale che schiera il gruppo in alcuni concerti al fianco di Ozzy Osbourne.
I Metallica sono una band in ascesa, che unisce live stratosferici a dischi sin qui memorabili.
Il 27 settembre 1986, durante il tour europeo della band, il bus dei Metallica slitta e si ribalta lungo una strada ghiacciata a Ljungby, in Svezia.
Nell’incidente Cliff Burton viene scaraventato fuori da un finestrino e venne schiacciato dall’autobus. La scomparsa di Cliff segnerà profondamente i Metallica: il bassista della band era un musicista talentuoso, che ha cambiato il modo di approcciarsi a uno strumento come il basso e che ha avvicinato schiere di giovani musicisti allo strumento a quattro corde.
Il 28 ottobre 1986 i Metallica annunciano Jason Newsted come nuovo bassista della band. Nel luglio del 1987 viene pubblicato l’EP The $5.98 E.P.: Garage Days Re-Revisited, contenente cover di gruppi metal e hardcore punk come Misfits e Diamond Head che rappresentano le radici musicali del quartetto.
Il 25 agosto 1988 esce …And Justice For All. Il quarto LP dei Metallica vende più di quattordici milioni di copie, grazie anche al Damaged Justice Tour, ritenuto uno dei migliori della storia del gruppo. …And Justice For All è un ottimo album, degno seguito di quel capolavoro che è Master Of Puppets. Critiche alla produzione furono mosse all’epoca in quanto il basso di Jason Newsted era praticamente assente.
Il pezzo trainante del disco è One, ma l’album contiene anche un brano strumentale dedicato alla memoria di Cliff Burton, To Live Is to Die, l’ultimo brano da lui composto.
Nel 1991 i Metallica pubblicano il loro quinto album in studio, l’omonimo Metallica, prodotto dall’affermato produttore Bob Rock e non dallo storico produttore della band Flaming Rasmussen. Il disco fa il botto. Esordisce al primo posto della classifica Billboard 200 e diventa il maggiore successo commerciale del gruppo che, grazie ai famosi singoli Enter Sandman e Nothing Else Matters, raggiunge quasi quaranta milioni di copie vendute e vince un Grammy Award alla miglior interpretazione metal nel 1992.
Il successo viene presto spiegato. Il Black Album presenta un sound più radiofonico e lontano dal thrash epico dei precedenti dischi. Nothing Else Matters, ad esempio è una ballad quasi completamente acustica, qualcosa di impensabile fino a pochi anni prima.
Il Black Album riceve anche critiche, specialmente dai fan di vecchia data, che non accettano l’abbandono – seppur parziale – delle sonorità thrash a favore di altre più semplici e orecchiabili. Per molti fan i Metallica muoiono qui.
La sensazione di cambiamento trova conferma qualche anno dopo. Il 4 giugno 1996 la band pubblica Load, trainato dai singoli Until It Sleeps e Hero Of The Day. La band è completamente cambiata: capelli corti, tatuaggi e abbigliamento da strada. Musicalmente il disco è più vicino a sonorità hard rock, un tentativo ancora più estremo rispetto al Black Album. L’anno successivo esce ReLoad accompagnato dai successi radiofonici di The Memory Remains, The Unforgiven II e Fuel.
Nel 1998 il quartetto registra il doppio album di cover Garage Inc..Whiskey In The Jar, è il singolo trainante. E’ la cover di una canzone tradizionale irlandese, vincitore di un Grammy Award alla miglior interpretazione hard rock nel 2000.
Nel 1999 il gruppo registra alcune performance con l’orchestra di San Francisco, allora condotta da Michael Kamen. Aiutato dal suo staff, Kamen compone versioni sinfoniche di brani della band a partire da Ride The Lightning del 1984. Il risultato di questo lavoro è l’album S&M, pubblicato a fine 1999.
Dal 2000 al 2003 accade pochissimo, e tutto quello che accade ha – purtroppo – poco a che fare con la musica. Quando la band si riunisce in studio di registrazione è psicologicamente devastata da vent’anni di vita on the road, con direzioni musicali discutibili.
A metà 2000 era uscito l’inedito I Disappear, facente parte della colonna sonora di Mission Impossible 2. Nello stesso periodo Lars Ulrich scopre che questo e altri brani dei Metallica sono comparsi su Napster, la prima piattaforma di condivisione di mp3.
Inizia una guerra legale. I Metallica contro Napster. Tutto questo non passa inosservato, specie tra i giovanissimi che accusano i Metallica di pensare solo al denaro.
Il quartetto si difende dicendo che Napster aveva permesso l’accesso libero al catalogo di tutti i loro brani, cosa che li aveva mandati su tutte le furie, al punto di avviare un procedimento giudiziario.
La crisi ha radici profonde: da un lato musicisti che vogliono vedere valorizzato il loro lavoro, dall’altro una tecnologia come internet che sfrutta il p2p.
Nel 2001 Jason Newsted abbandona i Metallica. Nello stesso periodo iniziano le registrazioni del nuovo disco, con Bob Rock in veste di bassista/produttore. Le sessioni sono lunghe e logoranti. James Hetfield abbandona la band per andarsi a disintossicare. La fine dei Metallica sembra davvero vicina.
Nel 2002 Hetfield ritorna nella band che ingaggia Robert Trujillo e che nel giugno 2003 pubblica St. Anger.
Il disco è probabilmente il più brutto, pesante, noioso disco del quartetto. E’ un disco lungo – ogni brano dura in media tra i sei e i sette minuti – con brani che si ripetono ossessivamente, senza alcun assolo. E’ un disco nu metal registrato malissimo, è un disco sterile, senza fantasia.
I Metallica provano ad avvicinarsi a una nuova generazioni di fan, scontentando gli storici e quelli degli anni novanta.
La band cambia produttore e sceglie Rick Rubin per il nuovo disco. Il disco viene pubblicato il 12 settembre 2008 e si chiama Death Magnetic. L’album presenta il ritorno a sonorità thrash metal in una veste più adulta e matura. I Metallica hanno quasi cinquant’anni, sono passati dall’esordio nei piccoli locali al successo commerciale negli anni novanta. Death Magnetic rappresenta un sunto sonoro e sincero di quanto avvenuto nei quattro.
L’album è stato criticato per aver compromesso la qualità del suono, a causa di un’elevata compressione del livello audio. Tuttavia il disco segna, finalmente un ritorno alle origini.
Nel 2011 la band collabora con Lou Reed per Lulu, una sorta di concept album che però fallisce il colpo, risultando prevedibile e noioso.
Nel 2016 esce Hardwired…To Self-Destruct che prosegue il discorso iniziato con Death Magnetic di qualche anno prima. I Metallica si riappropriano delle proprie radici, lo fanno con lo spirito di chi ha quarant’anni di carriera alle spalle.
I Metallica hanno visto il successo, la morte di un compagno. Hanno realizzato dischi magnifici e altri bruttissimi. Sono stati amati e criticati, abbandonati e riabilitati. Oggi i Metallica sono in pace con loro stessi, consapevoli di aver scritto una delle pagine più scintillanti della storia del rock.