Il Batman che ride, il pipistrello venuto dal Dark Universe. La nostra recensione del fumetto firmato Scott Snyder

Con il lancio dell’etichetta Black Label, la Dc Comics ha ufficialmente dato vita ad un nuovo, appassionante, progetto editoriale su Batman.
Scott Snyder – per l’occasione in coppia con James Tynion IV alla sceneggiatura – ha deciso di approfondire quanto raccontato in precedenza sul Dark Universe.
Il Batman che ride, infatti, è una delle storie più affascinanti legate alla differente visione del multiverso nella casa editoriale.
La versione cattiva del pipistrello – un ibrido tra il Joker e lo stesso Batman – non solo ha fatto innamorare gli appassionati ma permesso lo sviluppo di un filone narrativo tutto suo.
La trama parte dal periodo successivo alla run precedente.
Il Batman che ride piomba a Gotham City e, con l’aiuto di un’altra versione alternativa (il Batman truce), si pone l’obiettivo di infettare la città con la tossina che lo ha reso tale.
Questo progetto folle, che comporta l’autodistruzione del luogo, è attuabile con sei fiale di materia oscura, necessarie ad avvelenare l’acquedotto del posto.
Il fumetto del duo Snyder – Tynion IV è uno dei prodotti più interessanti della casa editrice.
Oltre alla storia, appassionante per i tanti colpi di scena e le tante scene di lotta tra i personaggi, Il Batman che ride si approccia in maniera differente alle versioni alternative del pipistrello.
Difatti, accanto allo spettacolare antagonista, pregevoli sono tutti gli altri interpreti del mascherato.
Il truce, il capo dei gufi, il direttore di Black Gate sono solo alcune delle vesti che Bruce Wayne indossa negli universi paralleli.

Un ulteriore elemento di interesse è il rapporto con gli altri personaggi storici del bat mondo.
In questa storia gli autori marcano come l’apporto di una squadra – seppur sui generis – è fondamentale nell’azione del vigilante.
Nello scenario descritto Jim Gordon e Alfred non sono solo di supporto, come solito, ma divengono fondamentali nel piano architettato per sconfiggere il villain dark.
Il Batman che ride, inoltre, tende a mettere in evidenza l’integrità dell’eroe di casa Dc Comics.
Per far emergere il dato in questione gli sceneggiatori hanno dapprima messo in discussione tutto ciò che è Batman – nella storia in via di trasformazione – per poi riaffermare con forza il suo io.
A primeggiare, inoltre, sono i disegni di Jock ed Eduardo Risso.
La caratterizzazione dei vari Cavalieri Oscuri e le diverse scene d’azione fanno de Il Batman che ride un ottimo lavoro editoriale.
A questo, i colori di David Barron danno quel tocco particolare ad una straordinaria storia sul lato oscuro di uno dei personaggi più amati dei fumetti.