Genesis, il manga italiano targato Prankster Comics. La nostra recensione del numero zero

Importare un determinato stile, non proprio collegato alla cultura nazionale, e farne un prodotto totalmente made in Italy.
Prankster Comics è riuscita a compiere un’operazione del genere, portando alla luce un progetto del tutto originale nel nostro Paese.
Con il numero zero di Genesis, infatti, la casa editrice è stata in grado di oltrepassare le barriere presentando un manga, tutto tricolore, agli appassionati.
Nato dalla volontà di esplorare nuovi generi narrativi, gli autori Antonio Pantaleoni e Andrea Corvi, si sono lanciati in questo ambizioso e complesso progetto.
Ispirandosi a maestri quali Nagai e Otomo, la Prankster Comics ha realizzato uno shonen di grande spessore che fa da prologo all’intera serie, con un nuovo tipo di sperimentazione fumettistica.
Genesis narra le vicende di Victor, studente di giurisprudenza e cameriere di un ristorante di periferia, che si ritrova coinvolto in una situazione alquanto strana.
Il signor Tanaka, proprietario dell’attività, è vittima di un sopruso da parte di una banda di malviventi che cerca di estorcere denaro al malcapitato.
Trovatosi nel bel mezzo della baruffa, Victor cerca di intervenire per salvare Tanaka – in realtà invano, dato il numero maggiore e la maggiora forza della banda – ma viene salvato dall’intervento dei cuochi.
I tre malviventi, dopo essere stati sconfitti, scappano velocemente dal luogo ma si ritrovano bloccati in un vicolo dove vengono attaccati brutalmente da una strana creatura.
Come nella migliore tradizione manga, Genesis riproduce perfettamente alcune peculiarità del prodotto.

Oltre all’ambientazione, tipica giapponese, a risaltare è la ritmica di questo numero zero.
Partendo da una situazione di tranquillità, almeno apparente, il lavoro entra velocemente nell’azione per poi portare ad una piena evoluzione dei fatti.
Questo presupposto si rende indispensabile per due ulteriori elementi.
Il primo è dato dalla presentazione dei personaggi.
Attraverso questa tecnica, Genesis propone una rapida carrellata sulle figure presenti in modo da presentarle ma inserirle direttamente nel contesto narrato.
Il secondo, invece, è ancora più tipico della tradizione manga.
Il passaggio a boss di classe superiore, porta la storia ad aprirsi totalmente verso un qualcosa di sconosciuto ma sicuramente più pericoloso.
La presentazione del mostro, in pratica, preannuncia l’arrivo di nuove e più spaventose creature che popoleranno questo straordinario mondo.
In sintesi, Genesis è un prodotto innovativo e molto interessante.
Che stuzzica il lettore e tende a spalancare le porte ad un prodotto assai diffuso attraverso delle sfumature particolari.