FollowingNolan si occupa di recensire i film del regista inglese Christopher Nolan. Iniziamo raccontando Memento, film del 2000
Christopher Edward Nolan nasce a Londra nel 1970. Ha origini inglesi e statunitensi, un aspetto di non secondaria importanza per quello che riguarderà il suo stile cinematografico e in particolare Memento. Sin da piccolo nutre un crescente interesse verso la fotografia che si tramuterà qualche anno dopo in passione per il cinema.
Durante i primi anni novanta Nolan dirige una serie di cortometraggi come Larceny e Doodlebug ma è con Following del 1998 che ottiene il primo successo. Girato interamente in pellicola 16 mm in bianco/nero è la storia di un giovane scrittore in difficoltà economica e artistica. In Following compaiono i primi interessi di Nolan: il trasformismo, l’inganno, il doppio gioco.
Il cortometraggio ottiene un buon successo e nel 2000 Nolan dirige il suo primo vero film: Memento.
Memento è un film dove l’abilità registica viene in primo piano. Ma non c’è solo quella. Il cuore del film è il montaggio. L’investigatore Leonard Shelby – Guy Pearce – soffre di amnesia anterograda, in seguito a un attacco subito da due uomini che avevano stuprato e ucciso la moglie. Non è in grado di registrare nuove informazioni per più di una quindicina di minuti. Per cercare di sopperire a questa mancanza cerca di scrivere e prendere appunti il più possibile su foglietti. Persino sulla propria pelle. Il suo corpo è ricoperto da numerosi tatuaggi che gli forniscono indicazioni su cosa è successo e cosa dovrà fare.
Il montaggio del film è sia la rappresentazione visiva della mente del protagonista – ogni scena del film è interrotta dopo quindici minuti e riparte con un’altra scena di quindici minuti cronologicamente opposta a quella di prima – sia la guida per lo spettatore che condivide con il protagonista un senso di spaesamento e perdita.
Il film alterna questi apparenti mini film senza logica continua ma mano mano che si arriva alla parte centrale del film – che secondo l’ordine cronologico lineare sarebbe la scena finale – lo spettatore inizia a collegare tutti i pezzi del puzzle insieme al protagonista. Il protagonista è lo spettatore, e viceversa.
Memento è incentrato sulla necessità umana di ancorare la vita a una successione temporale di eventi. Nel momento in cui ciò non è possibile, la vita non è più gestibile. Non può più essere definita vita. Leonard non sa quanto tempo è passato dall’incidente e ogni volta che si risveglia scopre di nuovo tutto da capo, così come dopo pochi minuti non ricorda assolutamente ciò che stava facendo.
Nonostante questi handicap la necessità di avere uno scopo è così forte da spingerlo a continuare a vivere. E a investigare, appunto.
Scritto da Christopher Nolan con la fotografia di Wally Pfister, il film vede la partecipazione di Guy Pearce, Carrie-Ann Moss, Joe Pantoliano. Il film ottiene diverse nomination a Oscar e Golden Globe.
In Memento il tempo è un elemento chiave. Uno dei tanti elementi che, nei film a venire, saranno presenti nella filosofia del regista inglese.