Bluvertigo

Bluvertigo, la vertigine blu degli anni novanta

I Bluvertigo sono stati uno dei gruppi più geniali e trasversali della musica italiana. Raccontiamo la loro storia con non pochi rimpianti


Monza. 1986. I Depeche Mode hanno appena pubblicato Black Celebration, David Bowie è un’icona del pop mondiale e Franco Battiato è in giro per promuovere il suo Mondi Lontanissimi uscito appena qualche mese prima. Nella provincia lombarda un giovane musicista, Marco Castoldi in arte Morgan, conosce Andrea Fumagalli che si fa chiamare Andy.

I due iniziano i primi lavori con il nome Lizard Mixture. Nel 1988 danno vita a una nuova formazione, gli Smoking Cocks, traduzione letterale del cognome di Andy che dà vita a un divertente doppio senso. A completare la formazione c’è un loro amico, Fabiano Villa.

Nel 1989 ottengono un contratto dalla PolyGram, che impone il cambio del nome della band. I tre diventano i Golden Age. Nel 1990 esce il primo vero lavoro: Chains, seguito dal discreto successo del primo videoclip realizzato per il singolo Secret Love.
L’anno seguente la band si scioglie, portando Morgan e Andy verso i futuri Bluvertigo e Fabiano Villa verso quelli che saranno i Rapsodia.

 

Nel 1992 Morgan, con la collaborazione del chitarrista Marco Pancaldi e dell’onnipresente Andy, comincia la produzione di nuovo materiale. Ai tre si aggiungeranno prima Stefano Panceri (alla batteria) e successivamente Sergio Carnevale. Nascono i Bluvertigo. 

Nel 1994 esce il singolo Iodio che anticipa il primo disco. Partecipano a Sanremo Giovani dello stesso anno, ottenendo consensi dalla critica ma mancando l’ammissione alla successiva edizione del Festival di Sanremo.

Nel febbraio 1995 il complesso prende parte a una puntata del programma tv Segnali Di Fumo dove esegue alcuni brani dell’imminente nuovo album e concede un’intervista alla conduttrice Paola Maugeri: è una delle prime apparizioni ufficiali della band. Il mese successivo esce Acidi E Basi.

Musicalmente il disco paga il proprio debito nei confronti del grunge e del rock in generale. Anche il look dei quattro sembra andare nella stessa direzione. Il disco però fa intuire altro. C’è un attento studio dei testi di Morgan – ironici, geniali, critici, intelligenti – che cita tutto quello che vede da Ridley Scott a Bono Vox.
Non manca l’uso interessante dell’elettronica che in questo disco viene solo accennata. C’è una cover, Complicità, un brano dei Depeche Mode. Acidi E Basi è un lavoro molto interessante che contamina il morente grunge con l’elettronica anni ottanta, il tutto unito dal basso di Morgan. 

Il gruppo parte per il primo tour italiano. Nello stesso anno aprono il concerto milanese degli Oasis, partecipano al Concerto del Primo Maggio a Roma e realizzano una reinterpretazione di Prospettiva Nevski per un album tributo a Franco Battiato.
Nel 1996 aprono il concerto dei Tears For Fears e con la collaborazione di Mauro Pagani inaugurano la mostra di Andy Warhol per la Fondazione Mazzotta al Teatro Delle Erbe di Milano. Provato dai ritmi frenetici di questi anni, Marco Pancaldi lascia la band e viene sostituito da Livio Magnini, già fonico della band.

Nel 1997 arriva in Italia MTV e il primo obiettivo del canale americano è quello di battezzare e promuovere nuovi artisti. I Bluvertigo si trovano al posto giusto nel momento giusto. Nel 1998 la band si aggiudica il premio agli European Music Awards come miglior gruppo emergente del Sud Europa. Prendono parte all’Heineken Jammin’ Festival e al primo MTV Day. Contribuiscono alla nascita dal canale MTV Italia con numerose partecipazioni in diversi programmi. 

L’anno prima era uscito Metallo Non Metallo, realizzato con la collaborazione di Mauro Pagani. L’album riscuote grande successo: il tour di supporto al disco si conclude con un grande successo di pubblico. Nel frattempo il look dei quattro cambia. Coi capelli tagliati i Bluvertigo sembrano più vicini ai Kraftwerk che non a un gruppo grunge. Anche il suono cambia, divenendo più elettronico. I testi di Morgan come sempre spaziano dalla critica alla scuola alla macabra ironia. Metallo Non Metallo è un capolavoro della musica italiana. Spinge la melodia italiana verso confini sconosciuti a cavallo tra elettronica, sperimentazione, funk, rock.

La notorietà dei Bluvertigo è in ascesa. Collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di Registrazioni Moderne nei brani Fantasia ed Elettrochoc

Il 1999 è l’anno di Zero – Ovvero La Famosa Nevicata Dell’85. Quest’ultimo lavoro è il più complesso, il più difficile da comprendere. L’LP contiene una reinterpretazione di un brano di David Bowie, Always Crashing In The Same Car, e la collaborazione di Franco Battiato nei brani Punto di non arrivo e Sovrappensiero. Nello stesso periodo partecipano con i Subsonica al Progetto Zerovolume girando un videoclip per non udenti del brano Discolabirinto.

Nel febbraio 2001 i Bluvertigo partecipano al Festival di Sanremo nella categoria Big con il brano L’assenzio (The Power of Nothing), classificandosi all’ultimo posto. Segue l’uscita della raccolta Pop Tools in cui sono raccolti i brani di maggior successo dei precedenti album, con l’aggiunta di due inediti: L’assenzio e Comequando. Il video de L’assenzio è girato da Asia Argento e vede la partecipazione di Franco Battiato, ormai padrino dei quattro.

Dal 2001 ha inizio un periodo di congelamento per la band – un po’ com’era accaduto coi Police – interrotto eccezionalmente il 15 luglio 2002 per l’apertura del concerto di David Bowie al Summer Festival di Lucca. 

Nella primavera del 2008 il gruppo si riunisce ufficialmente in occasione della loro partecipazione a MTV Storytellers, concerto immortalato nell’album dal vivo MTV Storytellers – Bluvertigo. Vengono intervistati nuovamente da Paola Maugeri, quasi a voler chiudere il cerchio. 

Dopo sette anni parte il ReTour che tocca le maggiori città italiane facendo registrare un discreto successo di pubblico. Il 2014 vede una nuova riunione da parte della band, con un live a marzo allo storico Velvet di Rimini dedicato all’amico e proprietario del locale Thomas Balsamini e un tour estivo di sole cinque date, il Fastour, che fa tappa a Milano, Treviso, Ravenna, Roma e Reggio Emilia. Il primo maggio 2015 si esibiscono dopo sedici anni, al Concerto del Primo Maggio, presentando il nuovo inedito Andiamo A Londra

Verso la fine dell’anno viene annunciata la seconda partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo 2016 nella sezione Campioni con il brano Semplicemente che si classifica agli ultimi posti. Nel 2017 Morgan dichiara il suo allontanamento dalla band considerandola definitivamente sciolta.

I Bluvertigo sono stati un esperimento musicale a tutti gli effetti. Un esperimento che ha coinvolto le arti visive del videoclip e una generazione che non è rimasta indifferente all’ironia, alla sperimentazione e alla genialità di quattro musicisti che ancora oggi – ahimé – si fanno rimpiangere.

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