El Camino

El Camino, il sequel di Breaking Bad

L’atteso sequel di Breaking Bad mette in scena le vicende di Jesse Pinkman, determinato a lasciare la città e a costruirsi il futuro che merita. La nostra recensione


El Camino
El Camino – La locandina del film

Sei anni fa, Jesse Pinkman fuggiva a bordo della Chevrolet El Camino di Todd, sfondando una recinzione in preda alle lacrime, urlando e ridendo istericamente. Tanto nella mente di Vince Gilligan quanto nella nostra quello era un finale positivo. Si dava per scontata la liberazione di Jesse e la sua apertura verso un futuro diverso.
C’era equilibrio, una struttura bilanciata tra il proseguire una giovane vita, la morte dei suoi carcerieri e soprattutto la morte di un condannato, ma lo stesso Gilligan dopo un paio di anni ha cominciato a riflettere sulla densità degli avvenimenti successivi e non raccontati alla fuga di Jesse, domandandosi semplicemente come avesse fatto il braccio destro di Heisenberg e lasciare Albuquerque in fretta, senza essere preso dalla polizia.

Che fine ha fatto, dunque, Jesse Pinkman? I fan di Breaking Bad se lo chiedono da quando è andata in onda l’episodio 05×16 Felina. Da allora Breaking Bad è diventato un fenomeno a tutti gli effetti, punto di riferimento per gli amanti delle serie tv. Aiutato da un hype con pochi precedenti e dallo spinoff Better Call Saul.
El Camino – film sequel di Breaking Bad – segue le vicende di Jesse subito dopo la morte di Walter White. Avevamo lasciato Jesse in fuga verso la libertà e il film mostra il prezzo della libertà, attraverso un percorso non facile di perdono, redenzione e vendetta.

Jesse Pinkman è stato la prima vittima di Walter White, quello che, più di tutti persino della sua famiglia, ha pagato un prezzo per le scelte di Heisenberg. I torti subiti dal giovane Jesse sono innumerevoli e si leggono in faccia al protagonista che ha un solo desiderio: fuggire via da Albuquerque.

El camino
El camino – Una scena del film

El Camino conta sulla riapparizione di personaggi storici di Breaking Bad a partire da Mike, fino ad arrivare a Todd, oltre alla presenza di Walter White.
Ci sono citazioni e riferimenti alla storica serie nelle due ore abbondanti di film. Colpi di scena, momenti grotteschi in pieno stile Vince Gilligan. La sensazione, guardando la pellicola, è che lo stesso Gilligan non voglia lasciar stare le vicende di Walter White e del suo fido compagno Jesse Pinkman. Il film è un buon momento di intrattenimento ma nulla aggiunge e nulla toglie a Breaking Bad.

A differenza di Better Call Saul che scava nel profondo di un personaggio intrigante come Saul Goodman, El Camino ha poco da raccontare se non l’esigenza da parte di Jesse di avere una vita normale, continuando idealmente il percorso di Mike, uno dei pochi personaggi di Breaking Bad col quale Jesse ha avuto un rapporto sano e di crescita.

In questa nuova produzione sembra quasi che il regista abbia voluto far rinascere, in un certo senso, il personaggio in questione. Nel film, infatti, è visibile quasi l’esigenza di redimere il co-protagonista della serie televisiva per poi innalzarlo ad antieroe che cerca in tutti i modi di modificare la realtà che ha vissuto fino a quel momento.

Questa visione pare pervadere la mente del regista per una specifica ragione.

Al contrario di Walter White, difatti, Jesse compie un percorso diametralmente opposto.

In pratica il suo percorso di vita tende all’empatia – così come accaduto con Heisenberg nelle prime tre stagioni – dopo un’evoluzione personale non proprio edificante.

El Camino è un regalo da parte di Vince Gilligan a tutti gli appassionati di una serie televisive che ha avuto il merito di aprire un universo che ancora oggi fa parlare di sé grazie ai personaggi.

Allo stesso tempo, però si può considerare una sorta di omaggio.

Alla figura di Jesse.

Al grande percorso televisivo fatto fino a quel momento.

E a quel che è stato – grazie ai numerosi flashback – e a quel che sarà.

Antonio Soda

 

 

Alessandro Falanga

 

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