David Murphy – 911,tra azione e antiche maledizioni, la nostra recensione sulle (dis)avventure del personaggio ideato da Roberto Recchioni.

Vi è mai capitato che la fetta di pane cada inevitabilmente dal lato dove avete spalmato la marmellata? Per dirla alla Thanos, è qualcosa di ineluttabile. Una cosa è certa: se una cosa può andar male, lo farà. A dirlo non sono io ma la legge di Murphy. Chi l’avrebbe mai detto che proprio questo postulato sarebbe diventato lo spunto per far evolvere le storie di un eroe a fumetti? L’eroe in questione è David Murphy, un coraggioso pompiere statunitense che vive la sua quotidianità in compagnia della moglie Sharon.
Un giorno David viene chiamato al capezzale del padre. Quest’ultimo, sul punto di morire, rivela a suo figlio una sconcertante realtà. La famiglia Murphy è colpita da una maledizione, di cui proprio il nostro protagonista dovrà farsi carico dopo la morte del genitore. La peculiarità di questa maledizione è il trasformare David in una calamita vivente per catastrofi e sciagure. Negli albi della serie, il protagonista avrà a che fare con una pioggia di meteoriti, multinazionali spietate e pronte a tutto senza dimenticare calamari giganti che distruggono tutto.

Edito da Panini Comics nel 2008 e suddivisa in 4 albi, David Murphy – 911 è il risultato dell’incontro tra Roberto Recchioni e Matteo Cremona. Il cognome del protagonista si riferisce alla legge di Murphy e il 911 si rifà al numero per le emergenze digitato negli USA. Già, perché il nostro eroe maledetto sembra essere costretto da questa maledizione a essere l’uomo della provvidenza, la persona giusta al momento sbagliato.
Recchioni costruisce un fumetto completamente improntato sull’azione. Sembra di guardare Die Hard. Il fumetto è in grado di tenere il lettore interessato e incollato agli albi fino alla fine.
Le caratterizzazioni dei personaggi non sono niente male. Recchioni, come in altri suoi lavori, riempie le pagine con citazioni cinematografiche e fumettistiche (vi invito a trovarle). Queste non sono affatto noiose o scontate ma anzi risultano divertenti per gli occhi più attenti. Il fumetto è pieno di colpi di scena. La sceneggiatura ha un ritmo quasi cinematografico e con scene di azione e ambientazioni molto curate. La lettura è fluida, non annoia e la suspense è dosata bene. I dialoghi sono brillanti.

Il lavoro di Matteo Cremona ai disegni è lodevole. Nella serie si evidenzia la minuzia delle tavole molto curate e dettagliate. Le dinamiche appropriate e molto precise, con illustrazioni occupanti tutta la pagina che sono davvero notevoli. Alcune tavole tendono al comico. A completare la serie c’è anche il “Manuale di sopravvivenza“ che sarebbe il numero zero della serie. Questo contiene alcune delle illustrazioni di Giuseppe Camucoli e Andrea Mutti, oltre ai consigli di sopravvivenza in caso di pericoli particolari.
Le copertine sono fantastiche. In ognuna di esse il protagonista indossa una diversa t-shirt recante il titolo di una canzone, pietra miliare della musica (tipo Born to Run o Have a Nice Day). È un particolare molto interessante. Queste citazioni musicali, infatti, sembrano avere un significato quasi profetico, con l’intento di voler anticipare il contenuto dell’albo.
Per concludere, chi ama il fumetto d’azione rimarrà affascinato da questa miniserie. È una lettura piacevole e coinvolgente. Meriterebbe di essere recuperata soprattutto per la recente pubblicazione della seconda stagione dal titolo David Murphy – 911: Make America Great Again.