Il caso del sindacato chimico, l’esordio del pipistrello nei fumetti. Il nostro omaggio al vigilante in occasione del Batman Day

Nel 1939, dopo il successo di Superman, la National Publications – poi Dc Comics – incarica Robert Bob Kane e Bill Finger di creare un nuovo supereroe.
Con ben poco materiale da cui attingere, Kane si affida a ciò che ha a disposizione e riprendendo alcuni disegni di Leonardo Da Vinci crea The Bat – Man.
Il vigilante nella sua prima versione non è proprio come lo ricordiamo e, quindi, tocca a Bill Finger apportare alcune modifiche (come la maschera ed il mantello) per arrivare alla versione finale.
In occasione del Batman Day e degli ottanta anni del personaggio, abbiamo deciso di omaggiare il pipistrello con il numero di esordio dell’eroe.
Siamo nel 1939 e sul numero 27 di Detective Comics compare per la prima volta il mascherato, protagonista della storia Il caso del sindacato chimico.
Di Robert Bob Kane e Bill Finger, Il caso del sindacato chimico presenta al grande pubblico Bruce Wayne, il Commissario Gordon e l’eroe Bat- Man.
Durante una chiacchierata tra il miliardario Wayne e Gordon, il Commissario viene informato dell’omicidio del Re delle aziende chimiche Lambert.
I due si recano sul luogo del delitto ma ben presto scoprono che un socio di Lambert, Crane, ha ricevuto minacce di morte.
Entra in gioco Bat – Man, che dopo aver intecettato due sicari (che nel frattempo hanno ucciso Crane) comprende la fitta trama dietro quei delitti.

Il pipistrello, quindi, si reca dal quarto socio – Stryker – che nel frattempo ha rapito (con l’obiettivo di ucciderlo) Rogers, il terzo socio.
L’intervento del Cavaliere Oscuro porta prima al salvataggio di Rogers da morte certa e poi ad uno scontro con Stryker, dove il cattivo ha la peggio cadendo in una vasca di acido.
Nella parte finale si scopre finalmente l’identità del pipistrello, che altri non è che Bruce Wayne.
La prima avventura di Batman riprende in tutto e per tutto gli standard di quegli anni.
La lunghezza (sei pagine), l’intervento perentorio del buono (che non rinuncia ad uccidere il cattivo della situazione) e la semplicità delle sequenze.
Questi elementi non solo mettono a proprio agio il lettore, proponendo un prodotto leggero e di sicuro svago, ma introducono una nuova visione della realtà fumettistica.

Infatti, in netta contrapposizione al superuomo che tende a rendersi sempre visibile, Bat – Man si muove nell’oscurità e preferisce proteggere il suo alter ego attraverso la solitudine.
A questo, inoltre, si unisce il tipo di giustizia dei mascherati.
In questa prima versione di Bat – Man, il protagonista non ci pensa due volte ad uccidere il colpevole.
La caratteristica, che somparirà nel futuro, porta senza dubbio ad una concezione particolare del modus operanti degli eroi ma – considerando l’epoca – rappresenta un ulteriore standard.
In sostanza, l’idea che il bene riuscisse a prevale a qualsiasi costo non solo giustifica l’azione ma la rende comprensibile in quanto inserita in quel tipo di contesto.
I disegni, infine, sintetizzano quanto sin qui scritto.
La predisposizione al movimento e il tratto non troppo deciso da un lato centrano l’obiettivo di presentare il personaggio e dall’altro ne sintetizzano le caratteristiche in poche tavole.
BUON COMPLEANNO BATMAN