Batman Cavaliere Bianco, la guarigione del Joker nel lavoro di Sean Murphy. La nostra recensione del fumetto

E se il Joker, il villain più celebre di Gotham City, guarisse improvvisamente dalla sua pazzia?
La risposta a questa domanda è stata data più volte, ma con la nascita dell’etichetta Dc Black Label si è cercato di approfondire l’argomento.
Il nuovo esperimento editoriale – rivolto ad un pubblico adulto – è riuscito nell’intento grazie ad una delle storie più affascinanti sul bat – mondo: Batman Cavaliere Bianco.
Ideata e disegnata da Sean Murphy, Batman Cavaliere Bianco è un elseworld in cui Joker è totalmente guarito e Batman è entrato in pieno conflitto con Gotham e la GPCD.
La forza del fumetto risiede in due specifici punti in cui viene messa in discussione l’intera concezione classica dei fumetti sul pipistrello.
La completa guarigione del folle e la rivelazione del suo nome (Jack Napier, come Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton) non solo sconvolgono il mondo creato nel 1939 ma ne mettono in dubbio tutte le verità.
La redenzione del villain, però, non è del tutto legata all’integrità morale di Jack.
Le azioni messe in atto per mettere in cattiva luce Batman e gli ambigui metodi utilizzati, infatti, relegano – seppur con una redenzione finale – Napier sempre nell’ambito dei cattivi.
Questi due punti sono strettamente legati alla strategia narrativa utilizzata da Murphy nel raccontare questa grande storia.
Partire dalla fine per poi sviscerare i fatti, induce il lettore a saperne sempre di più su quanto successo in questa particolare Gotham City.
Le vicende del Joker, però, non possono che essere unite a quelle del Cavaliere Oscuro.

Se il percorso di Jack porta sulla buona strada, lo stesso non si può dire per Batman che si ritrova, paradossalmente, dall’altra parte della barricata.
GPCD, media e bat – famiglia, rapresenteranno i nuovi ostacoli per un vigilante divenuto negli anni molto più violento e cinico.
Il concetto di famiglia, inoltre, viene presentato con una portata più ampia grazie anche alla dipartita di una delle figure fondamentali per Bruce Wayne.
L’importanza delle persona amate diventa fondamentale nel fumetto al punto da far prendere una decisione memorabile al personaggio mascherato.
I disegni, dello stesso Sean Murphy, rappresentano infine la vera ciliegina sulla torta di Batman Cavaliere Bianco.
Il tratto semplice, che esalta le espressioni facciali, e l’alternanza nella divisone delle singole pagine rendono il lavoro una sorta di noir che tende ad omaggiare il fantastico mondo del mascherato.