Batman Rinato, il nuovo pipistrello della gestione Morrison. La nostra recensione del fumetto

Con la morte (apparente) di Batman – e le successive esequie da parte del geniale Neil Gaiman – , l’universo di Gotham City rimane a corto di vigilanti.
A sviluppare un’idea più ampia ed interessante, impostando un nuovo mondo privo di eroi, è Grant Morrison. Nel 2015, in coppia con Frank Quitely (accompagnato da Philip Tan ai disegni, Jonathan Glapion alle chine e Alex Sinclair e Pete Pantazis ai colori) l’autore realizza una delle più interessanti storie sul Cavaliere Oscuro.
Fondando la storia sull’idea di crociato incappucciato – in pieno stile V mooriano – Morrison fa emergere una nuova generazione di Dinamico duo in grado di portare avanti il brucewayne pensiero.
Batman Rinato narra l’esordio del Batman/Dick Grayson e del Robin/Damian Wayne nell’universo fumettistico della Dc Comics.
Fra i dubbi del nuovo pipistrello – che mette in discussione il suo ruolo di leader – , i rapporti burrascosi con Robin e nuovi nemici (tra cui un Jason Todd in grande spolvero come vigilante violento), la storia apre la strada ad uno scenario alternativo legato al bat- mondo.
Ad emergere con forza in Batman Rinato sono, senza dubbio, i protagonisti scelti da Morrison.
Dick Grayson e Damian Wayne non solo rafforzano il legame con la tradizione precedente ma generano una sorta di continuità con quanto scritto fino a quel punto. Creano, in pratica, una nuova interessante linea temporale nel più ampio arco fumettistico.
Il figlioccio e degno erede di Bruce e suo figlio naturale (nato da una storia con Talia Al Ghul), infatti, tracciano il passato e pongono le basi per una realtà altra in cui muoversi.

Il timore di Dick di non essere all’altezza – evidenziato anche della GCPD – e il rapporto con il pettirosso, con cui tenta disperatamente di stabilire (con scarso successo) un’amicizia simile a quello fra lui e Bruce, pongono un ulteriore cambiamento.
Riproducendo, con differenti risultati, il rapporto tra Batman ed il primo ragazzo meraviglia, si cerca di incanalare i due protagonisti verso un percorso proprio. Questo, pur essendo legato a quanto fatto fino a quel momento, indica un’altra direzione rispetto all’epoca di Bruce Wayne.
Questo dato risalta in ulteriori due elementi.
I metodi utilizzati per combattere il crimine (molto più volenti e diretti, soprattutto da parte di Damian, rispetto al passato) e i differenti villain, difatti, caratterizzano Batman Rinato
A tutto ciò è anche legata l’ennesima diatriba interna alla bat – famiglia (soprattutto tra i primi due Robin, Dick Grayson e Jason Todd) all’interno di quella particolare morale che permette al pipistrello di muoversi nella città.
Infine i favolosi disegni di Quitely, che andando alla continua rierca del particolare -soffermandosi spesso sui protagonisti e le loro espressioni facciali – riesce a mettere pienamente in evidenza un inconsueto (e tutto da scoprire) universo.