Forever Evil: La rivolta dei nemici di Flash, quando i cattivi diventano degli eroi. L’interessante storia proposta del team creativo del velocista scarlatto sui villain di Central City
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Il mondo è nostro. La Justice League è morta.
Con questo lapidario annuncio di Ultraman – leader del Sindacato del crimine ed alterego cattivo di Superman – si apre una delle più interessanti storie dedicate ai villain di casa Dc Comics: Forever Evil: La rivolta dei nemici di Flash.
La storia, del 2014, di Brian Buccelato – con Patrick Zircher, Scott Hepburn e Andre Coelho ai disegni e Nick Filardi ai colori – rappresenta il più grande tributo sia ai cattivi del flashmondo , protagonisti in assoluto del fumetto , che ai tanti altri delle storie targate Dc Comics.
La trama parte, per l’appunto, dall’uccisione della Justice League da parte del Sindacato del crimine.
I cattivi di Terra 2, dopo aver eliminato qualsiasi tipo di concorrenza, lasciano il mondo nelle mani dei criminali ma non tutti intendono allinearsi al volere della squadra.
Tra questi ci sono i Nemici (Capitan Cold, Heatwave, Mirror Master, Il Mago del Tempo e Trickster) che, inorridendo alla visione di una Central City devastata, decidono di ribellarsi alle regole imposte.
Parte così una caccia all’uomo che porta la squadra a confrontarsi con alcuni dei villains delle più famose città (tra cui Metropolis e Gotham City).
E a trovarsi, per la prima volta, dall’altra parte della barricata.
La rivolta dei nemici di Flash è una storia che si rende interessante per diversi motivi che investono tanto l’ambito editoriale quanto quello narrativo.
Il primo dato è evidenziato dal team creativo a cui sono state affidate le sorti di Flash.
Con questa storia, non solo vengono ripresentati i nemici storici di uno dei peronaggi di punta delle casa ma anche ha la possibilità di far evolvere separatamente i due universi.
Considerando l’aspetto narrativo, è facile dire che Forever Evil: La rivolta dei nemici di Flash è un perfetto esperimento fumettistico.
La trama, infatti, viene esaltata dall’evolversi delle situazioni e si lega ai cattivi meno in evidenza della Dc Comics.

E’ facile affermare, quindi, che l’idea della squadra guidata da Buccelato mira ad essere un grande tributo e una sorta di approfondimento sui co-protagonisti.
Questa nuova visione, inoltre, impone un nuovo modo di interpretare gli albi.
Per rendere credibile questa situazione è stato necessario inserire i Nemici in un contesto particolare.
Alle prese con il potente Sindacato del crimine, la loro trasformazioni in buoni diventa necessaria di fronte ad una catastrofe che neanche loro riescono ad accettare.
I disegni, inoltre, tendono a marcare tutte queste caratteristiche.
Inserendo all’interno delle varie didascalie primi piani dei protagonisti, vengono esaltate le abilità dei singoli personaggi.
Infine, l’esplosione di colori.
Punto forte dei diversi momenti di lavoro, permette di assaporare realmente l’ambientazione della storia e vagare con i protagonisti nei tanti scenari presentati.