Il 2014 è l’anno della quarta stagione di Game Of Thrones. Una stagione visivamente spettacolare e densa di avvenimenti. La raccontiamo
La quarta stagione di Game Of Thrones è probabilmente la più spettacolare delle stagioni sin qui viste. Se nelle precedenti veniva creata ad hoc un’atmosfera di tensione che esplodeva nelle ultime puntate – in genere la nona puntata era la più ricca e intensa da questo punto di vista – nelle nuove dieci puntate un colpo di scena rilevantissimo ha luogo nella 4×02 The Lion And The Rose. Ma andiamo con ordine.
Ad Approdo del Re, Tywin Lannister – il padre di Cersei, Jamie e Tyron – fa forgiare due nuove spade di acciaio di Valyria. Una spada viene assegnata al Re Joffrey, l’altra al figlio Jaime, che rifiuta di governare Castel Granito e rinnova la sua volontà di rimanere nella Guardia Reale – con lo scopo di restare insieme a Cersei – e a cui Qyburn innesta una mano dorata.
Tyrion Lannister attende l’arrivo del principe Oberyn Martell, mandato dal Lord protettore di Dorne Doran per rappresentarlo alle nozze reali. Oberyn rivela al Folletto le sue reali motivazioni riguardo al suo arrivo ad Approdo del Re: è in cerca di vendetta per la morte di sua sorella Elia, moglie tradita di Rhaegar Targaryen, uccisa da ser Gregor Clegane su ordine di Tywin Lannister durante la ribellione di Robert Baratheon. Un’ancella di Sansa ascolta una discussione tra Tyrion e Shae e riferisce alla regina Cersei della relazione tra i due.
A sud della Barriera, Ygritte e Tormund discutono la loro prossima mossa in attesa di ordini da Mance Rayder, e vengono raggiunti da Styr e il suo gruppo di Thenn cannibali. Al Castello Nero, Jon Snow viene interrogato da Ser Alliser Thorne, Lord Comandante ad interim da Ser Janos Slynt, ex-comandante della Guardia Cittadina, e da Maestro Aemon. Jon ammette di aver ucciso Qhorin il Monco e di aver violato la regola sulla castità, ma rivela anche tutto ciò che ha appreso riguardo ai piani dei Bruti. Nonostante Ser Alliser voglia farlo giustiziare, il ragazzo viene lasciato andare da Maestro Aemon.
Sulla strada per Meereen, Daenerys Targaryen conduce il suo esercito in marcia verso l’ultima delle tre grandi città schiaviste.
Nelle Terre dei Fiumi, Sandor Clegane informa il suo ostaggio Arya Stark di aver intenzione di chiedere un riscatto alla zia della ragazza, Lady Lysa della Valle di Arryn. Durante il viaggio, i due si imbattono in alcuni soldati Lannister tra cui l’uomo che rubò la spada Ago. Il Mastino scatena uno scontro in cui uccide tutti i soldati, ed Arya recupera la sua amata spada, un dono di Jon Snow.
La seconda puntata è quella più tesa, abbiamo detto. Durante i festeggiamenti del matrimonio, Joffrey, dopo aver messo in scena uno spettacolo di cattivo gusto ispirato alla guerra in corso, insulta e umilia più volte Tyrion, e lo obbliga a fargli da coppiere, ma dopo qualche istante il re ha un soffocamento. Caduto a terra e tra le braccia dei suoi genitori, il re esala l’ultimo respiro puntando il dito contro Tyrion, subito accusato pubblicamente di regicidio ed arrestato.
Nei giardini, Lord Varys informa Tyrion Lannister che sua sorella Cersei ha scoperto la sua relazione con Shae e che presto lo dirà al padre. Tyrion costringe Shae e farla andar via da Approdo del Re.
La quarta stagione di Game Of Thrones ruota attorno alla figura di Daenerys Targaryen. La giovane regina rappresenta più di altri l’utopia del potere, il sogno antico di liberare gli schiavi dai padroni, quello di una pace duratura e dell’uguaglianza tra gli uomini. In un mondo dove il potere viene sussurrato, i delitti compiuti nel più meschino dei modi, le fratellanze sono peccaminose, la giovane regina rappresenta un sogno, un’ideale, qualcosa di completamente diverso. Non pensiate che la giovane sia una stupida. Con l’andare delle puntate e delle conquiste, la Targaryen si rende conto che le città precedentemente conquistate sono già in rivolta. E allora rinuncia – almeno per il momento – a sbarcare col suo esercito ad Approdo Del Re, pur di lavare i panni sporchi in casa sua.
Ci sono momenti intensi, drammatici, carichi di tensione. Uno su tutti il processo a Tyrion, che dura praticamente per tutta la stagione tra sospetti, minacce, trame spietate. Una tensione palpabile con un paio di colpi di scena ben assestati. Intensissimo il monologo del Nano – ancora una volta uno strepitoso Peter Dinklage – durante il processo. Un processo farsa dove il vero colpevole dell’uccisione di Re Joffrey è probabilmente molto lontano dall’aula di tribunale.
La quarta stagione di Game Of Thrones non rinuncia a colpire lo spettatore. La 4×10 The Children regala momenti di vera tensione con protagonista il nano, ma anche con Arya, sempre più distante e desiderosa di prendere in mano la sua vita.