San Isidro Futból, il romanzo dal romanticismo di altri tempi di Pino Cacucci. La recensione del lavoro (edito Feltrinelli, 1991) su Diario di Rorschach

Il calcio, un paesino al confine tra tre Stati ed uno strano concime caduto misteriosamente dal cielo.
San Isidro Futból di Pino Cacucci (Feltrinelli, 1991. Clicca qui per l’acquisto) è una di quelle rilassanti storie da leggere tutte d’un fiato.
Le piacevoli 101 pagine di romanzo mescolano alla perfezione scenari degni del miglior Soriano con una storia al limite del pulp dalla forte carica comica.
La storia è ambientata nel particolare paesino di San Isidro, cittadina tra gli Stati messicani di Oaxaca, Puebla e Veracruz, dove giungono dopo un incidente aereo degli strani sacchi di concime bianco.
In una strana e divertente amalgama tra calcio e storie personali, quel particolare fertilizzante – in realtà cocaina – sarà il fulcro delle vicende di quel posto sopra le righe.
Il punto di forza di San Isidro Futból è senza dubbio la vena comica imposta dell’autore ed adattata a scenari western in una location non del tutto nota ai più.

La comicità, come detto, è l’asse portante di questo lavoro dello scrittore piemontese che viene evidenziata in due specifici aspetti.
Tra caricature e situazioni fuori da ogni logica, San Isidro Futból coglie la natura di una comicità essenziale su cui costruire una trama dal romanticismo di altri tempi.
Proprio il citato romanticismo costituisce il secondo punto di riferimento del romanzo.
In questo specifico caso è necessario far riferimento ad un romanticismo a trecentosessanta gradi, che parte della smisurata passione per la squadra di calcio locale per poi virare sull’amore di Quintino ed Antonia, pari solo a quello di tutti gli abitanti per la loro terra.
Infine, la scansione di un ritmo deciso che accompagna il lettore fino al divertente finale.
I tempi proposti da Cacucci, difatti, mantengono sempre viva l’attenzione del lettore e allo stesso tempo rendono appassionante una storia semplice e spiritosa.