La Grande Bellezza

Hanno Tutti Ragione – La Grande Bellezza, il capolavoro di Paolo Sorrentino

Hanno Tutti Ragione è una rubrica di Diario di Rorschach che si occupa dei film di Paolo Sorrentino. Continuiamo raccontando La Grande Bellezza fortunato lungometraggio del 2013 del regista partenopeo


I numerosi temi affrontati da Paolo Sorrentino nei suoi precedenti film trovano ulteriore linfa vitale ne La Grande Bellezza, film del 2013. Il lungometraggio si apre con una citazione di Louis-Ferdinand Cèline e del suo Voyage Au Bout De La Nuit (Viaggio Al Termine Della Notte) raccontando il viaggio del suo protagonista Jep Gambardella. Chi è Jep Gambardella? E’ un giornalista, scrittore e critico che dopo aver compiuto sessantacinque anni inizia un percorso di vita che lo porterà a rivalutare il suo vissuto e di conseguenza la sua intera esistenza.
Jep Gambardella ha del talento, da giovane ha scritto il libro L’apparato Umano ma non è riuscito a fare altro trasformandosi, tristemente, nel Re Dei Mondani in una Roma che è l’altra protagonista del film.
Già, Roma. La Capitale è lo sfondo perfetto per raccontare la storia de La Grande Bellezza. A Roma c’è tutto: arte, religione, politica, sesso, redenzione, peccato, solitudine. Roma è il mondo ideale di Jep, un labirinto in cui perdersi. Per non ritrovarsi più.

Jep è un solitario. Ha degli amici che come lui hanno parecchio da nascondere – fenomenale in questo senso è la scena al termine di una festa quando Jep fa capire a Stefania che tutti loro hanno dei segreti da tenere nascosti – e che come lui provano a provare a emergere da uno stato passivo. Jep vorrebbe segretamente tornare all’età dell’innocenza, a quella del primo amore, ma non ci riesce essendo egli circondato da festaioli, artisti falliti, uomini soli.

Ne La Grande Bellezza troverete Sorrentino e lo troverete al suo meglio: c’è tutto il suo Cinema. Sorrentino usa la città di Roma per raccontare la molteplicità apparente che tocca la vita di Jep. Racconta il vizio, i colori, la notte, la solitudine, la paura, l’amore. Questo e altro.


La Grande Bellezza, un magnetico Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella
La Grande Bellezza, un magnetico Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella

La Grande Bellezza è un film magnifico, scritto per uno spettatore colto, sofisticato, capace di entrare fino in fondo dentro un sogno che scardina tutti i luoghi comuni e le banalità che un certo Cinema propina da anni. E’ un film potente, ricco, sofisticato, onirico, spirituale. La svolta, la vera svolta nella vita di Jep avviene quando incontra La Santa, una missionaria cattolica nel terzo mondo che ha dedicato la sua intera vita alla fede e che si distacca dal clero romano, indaffarato a parlare più di ricette che di Dio. Sorrentino provoca, sfida tutte le classi sociali, dal clero agli intellettuali.

Sorrentino punta il dito anche contro Roma. Uno degli amici di Jep, Romano – un inedito Carlo Verdone, la maschera di Roma trasformata in un fallito – lascia la città dicendogli lascio la città, torno dai miei, Roma mi ha molto deluso. E’ solo l’inizio di una serie di lutti e abbandoni che caratterizzano la vita di Jep. Ramona – un’amica spogliarellista con cui aveva instaurato un rapporto innocente e profondo – muore improvvisamente per un male inguaribile. Stefania abbandona il circolo mondano di Jep. Viola invece, dopo la morte del figlio – interpretato da Luca Marinelli – dona tutti i suoi beni alla Chiesa cattolica e diventa una missionaria in Africa.

Tutte questi abbandoni mascherano il vero lutto di Jep. All’inizio del film infatti gli arriva la notizia che Elisa suo primo e uno amico di gioventù è morta. A dargli la notizia è suo marito che gli confessa che Elisa ha sempre amato Jep. L’amore, ancora una volta nei film di Sorrentino, è il motore che muove un’intera vicenda.

Paolo Sorrentino dirige un cast meraviglioso che vede l’immenso Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso. 

Scritto da Paolo Sorrentino e Umberto Contarello, il film è stato un successo tanto in Italia quanto all’estero. Ha vinto un Oscar come Miglior Film Straniero nel 2014 e anche un Golden Globe e ben nove David di Donatello. La Grande Bellezza è l’apice di Paolo Sorrentino. Un film che si presta a vari livelli di lettura. Un’opera sensazionale. 

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