Gianmaria Testa: quando musica, poesia e teatro si fondono in un grande spettacolo

Gianmaria Testa, il capostazione di Cuneo dalle umili origini. A due anni dalla sua scomparsa, l’omaggio del Diario di Rorschach al cantautore che è riuscito ad unire musica, poesia e teatro in una nuova grande arte


Gianmaria Testa

Sguardo duro, voce rauca e mimica da attore teatrale.

Sono questi i tratti che da sempre hanno distino Gianmaria Testa e la sua splendida musica.

Una vita sopra le righe ma, ahimè, dietro le quinte in quella sua realtà tanto amata che non ha mai capito fino in fondo la sua rivoluzione artistica tra nuovi ritmi ed arti sceniche.

Il cantautore della provincia di Cuneo può essere ricordato per i suoi modi rudi e la sua raffinata cultura, il baffo folto sul suo volto pieno dalle tante espressioni e la sua semplicità, retaggio delle sue umili origini.

La sua carriera artistica parte con il rock come strumentista ma ben presto riesce a far emergere il suo talento artistico nelle vesti di solista.

Dopo il trionfo al Festival Musicale di Recanati, comincia a farsi spazio nel mondo della musica trovando, però, solamente al di là del confine –  e più precisamente in Francia – quella sensibilità maggiormente adatta al suo stile.

Grazie all’incontro con Nicole Courtois, che ne comprende pienamente le doti di Gianmaria Testa, si lega sempre di più ai transalpini che faranno di tutto negli anni per appropriarsi del suo talento dopo averne apprezzato la poesia.

L’esperienza francese lo consegna direttamente al grande pubblico e dopo un anno – a seguito delle performance con gente del calibro di David Lewis (tromba), Jon Handelsman (sax, clarinetto), i fratelli François e Louis Moutin (contrabbasso e batteria), Leonardo Sanchez (chitarra) e René Michel (fisarmonica, pianoforte) – arrivano anche i primi due dischi: Montgolfières(1995) ed Extra-Muros(1996).

Fortunatamente anche il nostro Paese non rimane indifferente di fronte le sue doti, pur non riuscendolo a comprendere mai totalmente nel corso del tempo, e con il primo concerto italiano di Milano – dove riscuote un ampio successo di critica e pubblico –  conclude altri due lavori nel 1999 (Lampo) e nel 2000 (Il valzer di un giorno, particolare lavoro in cui si alternano brani musicali a poesie).

Lo stivale lo vede anche protagonista di collaborazioni di alto livello artistico con  Marco PaoliniPaolo Rossi (con cui collabora al disco  RossinTesta) ed Erri De Luca e di altri due album (Altre latitudini., 2003, e Da questa parte del mare, 2006) che gli valgono ulteriori riconoscimenti fra cui tra cui la targa Tenco nel 2007 come miglior album dell’anno.

I primi due live ed una nuova avventura a teatro, con 18 mila giorni – il pitone  di Andrea Bajani con Giuseppe Battiston, arricchiscono tanto le sue doti  quanto lo scenario musicale internazionale attraverso un nuovo tipo di arte totale.

Nel 2016, però, all’apice della carriera viene a mancare all’età di 57 anni a causa di un cancro che lo affligge da circa un anno.

Paroliere dalle doti innate e musicista dai toni vellutati e pacati, Gianmaria Testa è riuscito a fare della raffinatezza e dell’umilità le basi della sua infinita espressione.

Questi due elementi, legati indissolubilmente al suo doppio ruolo nella vita di cantautore e capostazione (storico suo lavoro), sono riusciti a modellare un nuovo tipo di creatività che attraverso il contatto con diversi mondi esprime al meglio il messaggio presente nei diversi brani.

Le parole forti accompagnate dalla sua particolare voce, inoltre, sono rese armoniose dalle melodie semplici ed orecchiabili – ma mai banali – che conduno l’ascoltatore in un viaggio attraverso gli scenari descritti.

La mimica corporea, infine, sembra quasi voler prendere per mano l’uditore che, in una sorta di sussuro da parte del cantautore, cerca di tracciare la strada in un percorso caratterizzato da mille sfaccettature.

“Preferisco così, senza troppo rumore come quando si sta soli dietro una porta a guardare che spiove” (Preferisco così, Gianmaria Testa, Altre latitudini 2003)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *