Hanno Tutti Ragione è una rubrica di Diario di Rorschach che si occupa dei film di Paolo Sorrentino. Continuiamo raccontando L’amico Di Famiglia, terzo film del regista partenopeo
C’è una sottile linea che collega Le Conseguenze Dell’amore con L’amico Di Famiglia. Titta Di Girolamo era incarcerato in un albergo a causa di uno sgarro perpetrato a danno di alcuni mafiosi. Il protagonista de L’amico Di Famiglia è egli stesso un mafioso. Un usuraio. Dietro la patina gentile e indifesa di Geremia De Geremei, protagonista del film, si nasconde uno squalo. L’amico Di Famiglia è la storia di un usuraio, di un uomo solo, di un eroe negativo, di un freak.
Il protagonista del terzo film di Sorrentino è una personalità complessa. Una personalità che il regista partenopeo tratteggia con cura e con tecnica cinematografica sopraffina.
Chi guarda il film non può non provare simpatia nei confronti di Geremia, interpretato da unp sfavillante Giacomo Rizzo. Con l’andare dei minuti la simpatia si trasforma in qualcosa di differente. Geremia è un uomo solo, deforme, puzzolente. Prova uno strano attaccamento nei confronti delle donne che lo rifiutano tutte a causa della sua bruttezza.
Eppure Geremia è un character brillante, minuzioso, attaccato al dettaglio, con la battuta sempre pronta.
La svolta nella piccola, maleodorante vita di Geremia arriva quando un padre di famiglia va da lui per far sposare sua figlia Rosalba. La ragazza, interpretata da Laura Chiatti, non sembra interessata al matrimonio. Non come vorrebbe il padre, e di conseguenza mette i bastoni tra le ruote all’usuraio. Rosalba è una ragazza bellissima, giovane e determinata a fare le cose a modo suo. Rifiuta categoricamente la presenza di questo amico di famiglia che è entrato nella sua vita in quanto il padre ha un debito con lui.
Rosalba non è stupida, crea un piano quasi perfetto per cucinare a puntino il povero Geremia, facendo entrare in gioco – ancora una volta nei film di Sorrentino – l’amore. Se nel precedente Le Conseguenze Dell’amore, il sentimento amoroso portava alla libertà e di conseguenza alla morte, in L’amico Di Famiglia l’amore ha le sembianze di un bambino dispettoso.
Un dispetto perpetrato a un uomo solo come Geremia Cuore d’oro.
A far da sfondo alla storia di Geremia troviamo signore cellulitiche che prendono soldi a strozzo per andare dall’estetista, anziane intossicate dal bingo, un figlio naturale che vuole comprare i titoli nobiliari del padre. Giovani rumene sposate a vecchi paralitici. Concorsi di bellezza volgarissimi. Grotteschi locali che puzzano di musica country.
Tutte cose che parlano di una parte di Paese – la provincia italiana – priva di un’identità.

L’amico Di Famiglia è un film amaro. Triste. Il taglio di Sorrentino resta invariato, abbellito dalle musiche di Teho Tehardo e da un cast scelto con cura. Giacomo Rizzo è il protagonista del film. Accanto a lui troviamo una sorprendente Laura Chiatti, Fabrizio Bentivoglio, Marco Giallini, Gigi Angelillo, Clara Bindi.
L’amico Di Famiglia è un film ancora più cinico rispetto a Le Conseguenze Dell’amore. La solitudine di Geremia è al centro di un dramma cupo che si fa più oscuro minuto dopo minuto.
Il film racconta la storia di un uomo gretto, laido e ricurvo. Una figura dickenseniana. Un usuraio taccagno, accumulatore instancabile delle sue inutili fortune. Fino a quando la quiete verrà sconvolta dall’amore, un sentimento che gli è sempre stato precluso, come l’amicizia d’altronde. L’usuraio infernale è solo. Non ha nessuno, nemmeno il suo compare cowboy con il volto di Fabrizio Bentivoglio.
L’amico Di Famiglia è un film fatto di immagini forti. Tecnicamente accattivanti. E’ un film che viaggia a ritmo di musica tecno. E’ un Cinema, quello di Paolo Sorrentino, che lascia poco spazio alla simpatia per i suoi personaggi.
A proposito di personaggi, il protagonista del nuovo film di Sorrentino non ha bisogno di presentazioni. Tutti noi sappiamo di chi si tratta. E sappiamo bene tutta la sua storia, personale e politica. Sorrentino si avvicina alla politica, nel suo prossimo film.