Storie di sport, in occasione dei PO di Eurolega, omaggia il basket del vecchio continente. Su Diario di Rorschach la finale del 2011/2012 tra Olympiakos e CSKA Mosca
</>

La grandiosità di un gioco come il basket la si può facilmente trovare nei tanti tipi di entertainement offerti al pubblico di appassionati.
Infatti, accanto lo spettacolo della NBA (soprattutto nei Play Off), a fungere da controcanto nel Vecchio Continente c’è l’Eurolega con il suo straordinario show fra i club nazionali.
In occasione dell’inizio dei PO di Eurolega, Storie di sport intende omaggiare questa competizione con una delle finali più entusiasmanti degli ultimi anni tra l’Olympiakos di Ivkovic e la corazzata russa del CSKA Mosca di Kazlauskas.
Siamo nella stagione 2011/2012, l’Eurolega ha un formato decisamente diverso da quello attuale (più in stile NBA, con girone unico e PO) e le favorite alla vittoria finale, come spesso accade, si sprecano.
Fra i diversi roster presenti nella competizione, quello del CSKA Mosca appare però il più attrezzato nella cavalcata grazie al ritorno di Kirilenko, all’esperienza di Krstic e Khryapa, all’estreo di Teodosic e alla caparbietà di Siskaukas oltre ad una panchina altrettanto talentuosa.
La squadra di Kazlauskas passa agevolmente un girone per niente facile (con Panathīnaïkos, Malga, Žalgiris Kaunas, Brose Bamberg e KK Zagabria facendo 10 vittorie su 10 partite), il girone successivo con una sola sconfitta e la semifinale con il Panathīnaïkos (vincendo di 1) mostrando tutta la potenza della propria armata.
In parallelo al percorso imponente dei russi, si realizza anche quello di una squadra ben costruita ma ben lontana dalla vittoria del titolo, almeno secondo le previsioni: l’Olympiakos.
La compagine di Ivkovic, difatti, dopo aver sudato nel primo girone (dove arriva seconda dopo il Fenerbahçe Ülker con 6 vittorie e 4 sconfitte) così come nel secondo, dove incontra proprio il CSKA e si qualifica (con 3 vittorie e 3 sconfitte) per una differenza canestri migliore rispetto al Galatasaray, comincia il suo percorso decidendo di giocarsi a viso aperto i successivi incontri.

Regolata facilmente la pratica Siena ai quarti (con vittoria per 3 – 1 nella serie), l’Olympiakos realizza un miracolo nella semifinale – battendo il più quotato Barcellona per 68 a 64 – sperando nella più tipica delle Storie di sport della storia.
E’ il 13 maggio del 2012 e al cospetto della terna capeggiata dal fischietto italiano Luigi Lamonica va in scena una delle finali più spettacolari di questa competizione.
Il primo quarto si chiude con un sostanziale equilibrio, dettato dal 10 – 7 per il CSKA, dove i lunghi greci (Antic, Hines e Dorsey su tutti) riescono a tenere a bada le bocche di fuoco di Kirilenko e compagni.
Il secondo quarto, invece, segna un tracollo verticale per la squadra del Pireo che con il risveglio improvviso del trio Teodosic – Siskauskas – Kirilenko si vede pian piano sfuggire la coppa dalle mani con un parziale finale di 24 – 13 ed il risultato sul 34 – 20.
Il terzo quarto parte come era terminato quello precedente – con i russi che arrivano addirittura al massimo vantaggio di 41 – 25 – ed il finale di periodo non cambia affato, con la panchina di Kazlauskas a contribuire agevolmente ad un comodo 53 – 40.
Nell’ultimo periodo, però, accade l’incredibile con Sloukas e Printzesis – accompagnati da uno straordinario Spanoulis, fino a quel momento dormiente – a prendersi in mano le sorti della squadra, riportandosi sotto fino al 60 – 58 ad 1:00.
Il minuto finale di quella partita – sconsigliato ai deboli di cuore – può essere ricordato come uno dei più spettacolari nelle ultime edizioni di Eurolega.
In circa trenta secondi la precisione del CSKA cala vertiginosamente e solamente grazie ad un libero messo a segno da Teodosic i russi rimangono a galla nel punteggio con un vantaggio di tre (61 – 58).
Dopo due liberi, messi a segno da Papanikolaou, Spanoulis commette un fallo evitabile su Siskauskas mentre l’ala è in procinto di liberarsi verso il pitturato.
La decisione del veterano della squadra sembra del tutto sbagliata in quanto il lituano viaggia dalla linea della carità con un 77% nelle statistiche.
E’ proprio in quel momento che si realizza una delle tante Storie di sport.
Errore nel primo libero…
…e anche nel secondo!
Rimbalzo di Papanikolaou che avvia subito il contropiede con Spanoulis che con un movimento perfetto penetra e scarica, dopo aver attirato tre giocatori su di se, su Printzesis alla sua sinistra che con un arcobaleno di destro la mette per il sorpasso definitivo (61 – 62).
E’ inutile la corsa finale degli avversari, con 0.7 da giocare, che sono costretti ad arrendersi ad una delle più belle sorprese di quell’incredibile torneo.