Mercy On Me di Reinhard Kleist è la graphic novel che racconta la vita e la musica di Nick Cave. La recensione su Diario di Rorschach
Ci sono le biografie fatte per bene, ci sono quelle fatte male – come ad esempio Principe Libero su Fabrizio De André – e ci sono le biografie assolutamente originali.
Il nome di Richard Kleist forse non vi dirà nulla. E’ un illustratore e fumettista tedesco. Negli ultimi anni ha scritto in forma di fumetto biografie di Fidel Castro e Johnny Cash.
Noi parleremo di quella su Nick Cave, Mercy On Me, uscita in Italia lo scorso novembre per BAO Editore.
La story di Mercy On Me non è solo la storia di Nick Cave. E’ un fumetto viscerale sulle sue canzoni, sulle sue ispirazioni e di conseguenza sulla sua vita. Alcuni personaggi di storiche canzoni del bardo australiano – come Elisa di Where The Wild Roses Grow o il condannato a morte di The Mercy Seat – prendono vita e reclamano il loro posto tra le pagine della storia di Nick Cave. Le vignette scorrono dall’adolescenza punk nei sobborghi australiani, a Londra – dove Cave fonda i Birthday Party – fino al passaggio a Berlino e la nascita dei Bad Seeds.
E poi i dischi. Londra. I concerti. Gli anni Ottanta. La droga. Il suo romanzo And The Ass Saw The Angel.
C’è spazio per tutto nelle trecento e passa pagine abilmente messe in mostra da Kleist e divise in cinque capitoli: The Hammer Song, Where The Wild Roses Grow, And The Ass Saw The Angel, The Mercy Seat, Higgs Boson Blues.

Mercy On Me vive in bilico tra poesia e dannazione, con Nick Cave deciso a cambiare sempre direzione e a non fossilizzarsi. La sua maturità – come performer e come artista – viene inquadrata nelle tavole che variano da immagini di concerti, fino a inquadrare il nostro protagonista alle prese con la macchina da scrivere o intento a incontrare i personaggi delle sue canzoni.
La storia di Nick Cave subisce andirivieni, specie nel raccontare la sua storia d’amore con Anita Lane. L’incontro con Blixa Bargeld, anima sonora dei Bad Seeds e cantante di un gruppo tedesco dal nome impronunciabile. Un continuo mutare di eventi dove musica, sogno e visione hanno uguale dignità letteraria.
E questo è un merito di Kleist che riesce a intrappolare il lettore in una storia ottimamente messa in scena, come se fosse uno spettacolo teatrale. O un film di David Lynch.
Si entra in un mondo bizzarro dove le regole del gioco sono in mano a Kleist e a Cave.
Mercy On Me è una lettura interessante e coinvolgente. Lo è specialmente per chi conosce a menadito la discografia del Re Inchiostro, ma può esserlo anche per chi non ha ancora avuto a che fare con dischi come Tender Prey o The Good Son.
Per i fan di Nick Cave sarà un divertimento trovare le citazioni di altre sue canzoni – Mercy On Me è disseminato di citazioni, ogni tavola racconta qualcosa – come ad esempio King Ink, Red Right Hand, Mercy.
Il fumetto di Reinhard Kleist è un’interessante chiave di lettura, volta a raccontare le gesta di uno degli autori più originali degli ultimi quarant’anni.