Ti rullo di cartoni, la nuova rubrica del Diario di Rorschach sulla musica demenziale.Il secondo appuntamento dedicato agli innovatori del genere: gli Skiantos

Siamo nel 1975, la musica demenziale è pianamente lanciata sulla scena italiana e gli Squallor – gruppo campano che ha presentato il genere allo stivale – si godono il meritato successo derivante dagli album Troia e Palle, rispettivamente del 1973 e del 1974.
Questo secondo appuntamento della rubrica Ti rullo di cartoni parte un anno dopo circa.
Quando a Bologna un gruppo di ragazzi riuniti in una vecchia cantina danno vita ad “una notte di improvvisazione per una decina di persone innamorate della musica”.
Quella sera nascono ufficialmente gli Skiantos – a cui si deve il nome della nostro nuovo spazio (Ti rullo di cartoni è un brano dell’album Kinotto del 1979) – , band bolognese dall’immensa genialità che introduce nuove sonorità nel genere demenziale.
Nati – come detto – nel 1975, gli Skiantos oltre ad innovare totalmente la scena musicale riescono a costruire un nuovo tipo di pubblico attraverso l’enorme valenza socio-politica dei loro testi.
La vita della band, attraversata da dissoluzioni e successive reunion, consta di tre fasi fondamentali che ne hanno caratterizzato tanto il sound quanto le parole utilizzate nei testi.
Alla fine degli anni ’70, precisamente dal 1975 al 1979, gli Skiantos hanno una prima fase molto politica, legata alla sinistra extra-parlamentare, in cui la band si concentra su performance provocatorie – con annessi lanci di ortaggi al pubblico – e testi decisamenti scorretti.
Questa prima fase, in cui vedono la luce gli album Inascoltable (1977), MONO tono (1978) e Kinotto (1979, al cui interno è presente la nostra Ti rullo di cartoni), si prolunga fino agli inizi degli anni ’80 – con altri due album all’attivo – e si interrompe bruscamente quando, all’apice del successo, con Pesissimo! (del 1980, in cui non figura il leader storico Freak Antoni ma Linda Linetti) il gruppo comprende di non avere più lo stesso riscontro di critica e pubblico ottenuto in precedenza.
Il silenzio fra le vie di Bologna dura quasi tre anni ma, nel 1987, con un’inedita formazione a tre (Freak Antoni, Dandy Bestia e Stefano Sbarbo) tornano sulla scena musicale italiana gli Skiantos.

Questa seconda giovninezza del gruppo, culminata con la fama in tutta la Penisola, da un lato segna una svolta leggermente commerciale della band – a seguito anche delle partecipazioni televisive – e dall’altro la presenza nei testi di una satira ancor più graffiante e penetrante tanto da essere accessibile ad un pubblico più ampio.
Negli anni ’90 gli Skiantos diventano anche un punto di riferimento per diversi artisti – tra cui Vasco Rossi, che li pretende alle aperture dei concerti – e si impongono alla testa di un movimento che unisce una controcultura musicale basata sulla satira e su forti ritmi di altri tempi.
Il periodo di splendore si esaurisce, però, nel 2012 quando Freak Antoni decide nuovamente di lasciare la band per poi spegnersi, dopo due anni, a seguito di una dura lotta contro un’estenuante malattia.
In preda allo sgometo per la perdita di una delle figure più rappresentative della musica e del fumetto italiano, gli Skiantos decidono comunque di ripartire, nel 2015, cercando di onorare al massimo un grande artista e tenere ancora alta la bandiera del punk/rock demenziale politicamente scorretto.