Kick – Ass, il supereroe nerd di Mark Millar

Kick – Ass, il supereroe sui generis della coppia Millar – Romita jr. La recensione del fumetto su Diario di Rorschach


Kick – Ass – La copertina del fumetto

A quanti, almeno una volta nella vita, è venuto in mente di indossare una tuta di spandex e andare a combattere il crimine per strada?

Direi a molti.

Parte proprio da questa premessa la graphic – novel, firmata Millar – Romita jr., Kick – Ass, pubblicata dal 2008 al 2010 dalla Icon Comics (etichetta della Marvel Comics) – quarta opera ad essere realizzata per la linea editoriale Millarworld, casa editrice indipendente dove i diritti rimangono agli autori – ed approdata in Italia grazie alla Panini Comics.

A differenza della trasposizione cinematografica, eccessivamente buonista e non del tutto conforme ai dettami del fumetto (fin troppo violento per non meritarsi una censura in pieno stile), il fumetto rappresenta qualcosa di molto più articolato di una semplice storia sui supereroi.

Infatti, immergerdosi totalmente nella realtà di tutti giorni – dove non esistono anelli, alieni o esperimenti che aumentano la tua forza – ,Kick – Ass rappresenta l’eroe nella maniera più realistica possibile.

Incentrato sulla vita di Dave Lizewski, un ragazzo più che normale (“Io semplicemente esisto”, come ripete nel fumetto), e sulla sua voglia di impersonare l’uomo senza macchia dei giorni nostri, la storia riesce a far emergere tanto un contesto maggiormente realistico della realtà fumettistica quanto una tematica più profonda, il duro confronto con la realtà, che pervade l’intero arco narrativo.

LA TRAMA

Kick – Ass – Red Mist e Kick – Ass

La storia si apre con un uomo travestito da supereroe che in maniera molto convinta si reca sul tetto di un palazzo e si getta da questo schiantandosi inevitabilmente al suolo.

La voce narrante, che è quella del protagonista, ci svela che quello non è lui e che in quel preciso istante si trova in grossi guai e con dei cavi di batteria attaccati ai testicoli.

La narrazione riparte quindi dal principio, quando Dave, in una discussione con i suoi amici di sempre, si chiede come mai tutti aspirino a diventare una celebrità e nessuno un supereroe.

Dopo questa discussione, grazie alla sua smisurata passione per i fumetti, decide di combattere il crimine e, dopo aver acquistato su e – bay una tuta da sub di colore verde con strisce gialle, si reca per strada.

Qui, però, rischia subito la vita dopo aver tentato di fermare una mini gang di tre persone che lo accoltellano e lo percuotono mandandolo in ospedale.

Riesce a mantenere segreta la sua identità, denudandosi poco prima di essere recuperato da un’ambulanza, ma fa pensare, tanto a suo padre quanto ai suoi compagni di scuola – su tutte Katie Deauxma, il suo amore segreto, che lo ritiene come tutti gli altri un gay non dichiarato – , di essere stato vittima di una violenza.

Kick – Ass – Big Daddy e Hit girl

Per rimanere accanto a Katie decide di continuare con la farsa sull’omosessualità e contemporanemante, dopo essersi ristabilito totalmente ed essersi rafforzato con una placca di ferro che gli protegge il cranio dall’interno, riveste i panni del supereroe.

Tornato in strada salva un ragazzo da un pestaggio e viene ripreso da un passante che lo rende popolare su youtube.

Deciso a vestire i panni del supereroe, Kick – Ass appunto, apre un blog su myspace che gli permette di ascoltare direttamente le richieste di aiuto della gente.

Risponde alla richiesta di una ragazza, tormentata dal suo ex – uno spacciatore con annessa gang – , ma nell’affrontarli, munito esclusivamente di uno spray antistupro (regalato dal padre dopo il primo incidente), rischia nuovamente la vita.

Proprio quando tutto volge al peggio viene aiutato da un altro supereroe; una ragazzina di circa dieci anni giunge nell’appartamento e squarta chiunque si trovi lì dentro con due spadde.

La ragazzina – Hit girl, che fa coppia con il padre Big Daddy – fa tornare alla realtà Dave che, dopo essere andato ancora una volta incontro alla morte, decide di dismettere i panni di Kick Ass.

Nel frattempo spunta fuori un altro mascherato, Red Mist, che in un certo senso offusca immediatamente la figura di Kick – Ass.

Dave, imbestialito per ciò, decide di incontrare il suo rivale ma invece di cominciare una lotta per il primato fra vigilanti forma una squadra con lui.

Big Daddy e Hit girl, avendo saputo del mini team formato dai due, invita Kick – AssRed Mist ad una riunione segreta con loro per creare una vera e propria squadra di supereroi.

All’incontro, però, Red Mist si rivela essere il figlio del boss Chris Genovese che cattura Big Daddy e Kick – Ass e spara ad Hit girl.

Kick – Ass – Hit girl

Big Daddy, dopo aver svelato di non essere un ex poliziotto ma un semplice ragioniere annoiato e divorziato che – dopo aver sottratto la bambina alla moglie –  voleva una vita più movimentata per lui e sua figlia, viene ucciso da un colpo alla nuca mentre Dave, dopo varie torture (descritte all’inizio del fumetto), viene salvato da Hit girl, rimasta viva grazie al Kevlar che indossava.

La bambina, quindi, uccide Genovese e la sua banda mentre Dave mette facilmente K.O. Red Mist con un bastone.

Nel finale Hit girl, che rivela il suo vero nome per la prima volta, viene riaccompagnata dalla madre e dal suo nuovo compagno mentre Dave rivela a Katie di non essere gay ma subisce una forte ritorsione da parte della ragazza che lo umilia fino ad inviare messaggi dove fa sesso orale con il suo nuovo ragazzo.

CARATTERISTICHE DEL FUMETTO

La genialità del fumetto del duo Millar  – Romita jr. è da individuare in diversi tratti della storia.

In primo luogo, i due costruiscono un eroe del tutto normale che cerca in ogni modo di costruirsi un mondo a sua immagine in cui rendersi protagonista.

A questo, gli autori aggiungono anche una sorta di tributo alla classiche storie fumettistiche, quale ad esempio l’infanzia infelice del protagonista (orfano di madre, rimane in casa con un padre spesso impacciato), che impreziosisce ancor di più la mini serie.

Inoltre, il passaggio alla dura realtà di tutti i giorni, riscontrabile tanto nella vita da supereroe quanto nel rapporto con i compagni di scuola (Katie su tutti), da un lato permette una crescita del protagonista, visibile man mano che la storia va avanti, e dall’altro rafforza la figura di Kick – Ass come vigilante nella sua travagliata realtà.

Questo punto, in particolar modo, viene evidenziato sia dalle tante scene violente presenti nella narrazione, totalmente distanti dalla versione cinematografica, che dalla crudezza di alcuni momenti che scandiscono la vita di Dave (come la ritorsione di Katie nel finale).

Infine, nota di merito va a Romita jr. il cui tratto ricorda tanto il Batman milleriano e, allo stesso tempo, si rende necessario nella descrizione di un fumetto adattodecisamente, date le tante scene di violenza, ad un pubblico adulto.

Alessandro Falanga

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