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How Music Works – Il Manuale Sonoro Di David Byrne

Uscito nel 2012, How Music Works – Come Funziona La Musica è un libro di David Byrne, leader e voce dei Talking Heads. Ne parliamo su Diario di Rorschach


Il nome di David Byrne non ha bisogno di presentazioni. Il musicista scozzese è stato il leader dei Talking Heads – gruppo fondamentale nella storia della musica, basti citare solo Remain In Light LP del 1980 – e prolifico solista poi, grazie alle collaborazioni e all’amicizia con Brian Eno.
L’esperienza musicale di Byrne è stata variegata e sorprendente. Lo è ancora oggi. Passato dal nevrotico post-punk di fine anni Settanta, ha conosciuto il funk e la musica africana, flirtando sempre con la musica elettronica.
Da solista non ha disdegnato alcuna collaborazione. Nel 1981 ha pubblicato il suo esordio solista My Life In The Bush Of Ghosts, considerato uno dei dischi-chiave degli anni Ottanta. Successivamente ha scritto numerose colonne sonore e ha continuato a lavorare con Brian Eno ma anche con Fatboy Slim, Paul Simon e Paolo Sorrentino, per citare solo i nomi più rilevanti.

Nel 2012 è uscito questo How Music WorksCome Funziona La Musica dove il buon Byrne racconta la storia della musica, le sue evoluzioni e inserisce episodi di una vita da musicista lunga quarant’anni. Il libro diventa un manuale per capire l’universo sonoro e personale di Byrne ma anche per conoscere le mille strade intraprese dalla musica che come scrive Byrne nelle prime pagine del libro è qualcosa di assolutamente effimero.


How The Music Works parte dalle esperienze – molteplici, differenti, coraggiose – dello scrittore. Il libro diventa in parte una piccola autobiografia dove Byrne racconta il suo vissuto da musicista e la sua sete di conoscenza che lo ha spinto anche in Africa per raccogliere informazioni su diverse culture musicali. Il libro diventa quasi una piccola enciclopedia, un manuale su tutto quello che riguarda la musica fino ai giorni nostri. Byrne racconta le sue esperienze. Arricchisce il libro di storielle e aneddoti personali ma non cade mai nella tentazione di mettersi al centro della storia.

La grande protagonista, la musica – sempre secondo l’operato dell’autore – viene divisa in diverse fasi che sono poi i capitoli del libro. La creazione. Il palco – dove la musica viene espressa e condivisa – l’evoluzione della musica – tra analogico e digitale – lo studio di registrazione. Le collaborazioni. Persino l’aspetto affari e finanze – ovvero: i guadagni – dove l’autore spiega le differenze tra oggi e il passato con il ruolo delle case discografiche che è mutato con l’avvento del digitale.

Byrne dimostra un’infinita sapienza dell’argomento e guida il lettore con una scrittura fluida e ricca. E’ un libro che non ha un target preciso, chiunque può appassionarsi del libro, trovarne parti interessanti o curiose. E’ questo il grande merito di How Music Works, quello di essere accessibile e di funzionare a 360 gradi.

Antropologico e intellettuale, accessibile e profondo, How Music Works è un ottimo manuale di storia della Musica. E contiene spunti interessanti da parte di uno dei musicisti più importanti degli ultimi quarant’anni.

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