Batman contro Bane, le origini del supercattivo nel volume della coppia Dixon – Nolan. La recensione su Diario di Rorschach

Il personaggio di Batman, oltre alla storia e alla caratterizzazione, si è reso celebre per una serie di nemici che sono riusciti a valorizzarne ancora di più la figura.
Fra l’enorme schiera di supercattivi presenti a Gotham City, uno dei personaggi più enigmatici e particolari è senza dubbio Bane.
Il villain nato a Peña Duro, carcere di Santa Prisca, è divenuto noto tanto per essere stato l’unico a sconfiggere Batman sul campo – grazie sia al suo fisico imponente che alle sue grandi abilità di stratega – quanto per la sua evoluzione durante il soggiorno forzato nel carcere duro.
Nella mini-serie Batman contro Bane, che si ricollega direttamente a tutta la saga di Jean Paul Valley e alla serie Knightfall (in cui ci sarà uno scontro per l’eredità del mantello da pipistrello), la coppia Chuck Dixon e Graham Nolan riescono, ancora una volta, a preparare la strada per una serie di avventure che coinvolgeranno uno scontro epico fra culture – tra l’ordine di Saint Dumas e la La Lega degli assassini – e fra personaggi così diversi e cosi uguali fra loro.
I due autori, infatti, pur oscurando – almeno in parte – la figura del vigilante, come accaduto ne La spada di Azrael, mettono in piedi una storia che da un lato permette di comprendere le origini di uno dei maggiori nemici del Cavaliere Oscuro e dall’altro consente di approfondire l’antica rivalità fra le diverse fazioni, grazie alla presenza di Ra’s al Ghul e sua figlia Talia.
Grazie a questi elementi, quindi, Dixon e Nolan realizzano una storia con al centro un supercattivo, evidenziando sia le doti fisiche che quelle mentali di questa peculiare figura, senza mai cadere nella banalità grazie ad una serie di colpi di scena che mantengono il lettore incollato al volume.
LA TRAMA

Il racconto, che in sostanza si divide in tre parti in cui si distinguono tre specifiche fasi della vita di Bane, si apre con la storia del villain all’interno di Peña Duro.
Figlio di due oppositori del regime di Santa Prisca, è costretto a scontare le colpe dei genitori nel carcere dove venivano imprigionati i “reazionari” al Governo della Junta locale.
Con la madre ancora in vita, Bane riesce ad evitare i terribili ambienti di quel carcere – rimanendo in ambulatorio per tutto il tempo – ma alla sua morte viene sbattutto, pur essendo ancora un bimbo, tra i grandi della prigione.
Il “soggiorno” non è affatto facile e, dopo un incidente – provocato da un detenuto che lo porta a cadere da un’altezza considerevole – la sua vita cambia per sempre.
Rimane in coma per diversi giorni e durante questo periodo il suo ego del futuro gli appare in sogno, involgiandolo a migliorare nel corpo e nella mente, conducendolo alla piena trasformazione in Bane.

Al risveglio, difatti, prima uccide il detenuto che ha provocato la sua caduta, e che intendeva violentarlo, e poi comincia un percorso fisico e spirituale nella Cavidad Oscura, la cella di isolamento di Peña Duro.
Dopo aver superato brillantemente il periodo in quel posto isolato, tornando fra i carcerati come una leggenda, si sottopone a degli esperimenti condotti dal Dott. Hugo Strange che, ignettando una tossina (il venom) all’interno del suo corpo, lo rende praticamente un individuo invincibile.
Scappato dal carcere in maniera non dissimile dal Conte di Montecristo, arriva a Gotham per conquistarla, sconfiggere definitivamente Batman – che batte in uno scontro dove scopre anche la volontà del vigilante di non uccidere i propri avversari – e ritrovare suo padre.
E’ proprio durante questa ricerca che si imbatte nella Lega degli assassini grazie al quale, dopo aver sedotto la figlia del grande Ra’s – che sconfiggerà a scacchi, unico a riuscirci insieme a Joker – , conquisterà pian piano la fiducia del demone, dopo averne scoperto il segreto,soppiantando la figura del Cavaliere Oscuro quale erede del gruppo nell’eterna lotta contro l’ordine di Saint Dumas.
CARATTERISTICHE DEL FUMETTO
Il volume di Dixon presenta degli elementi portanti che riescono ad esaltare le figure dei villain, inserendoli perfettamente nel Bat-mondo.
Infatti, se da un lato Bruce Wayne/Batman viene relegato a comprimario dall’altro è il perno dell’intero arco narrativo in quanto oggetto del desiderio tanto di Bane quanto di Ra’s e della Lega.
A tutto ciò, inoltre, va associato il percorso evolutivo che porta il bimbo di Peña Duro a divenire il temibile Bane grazie a delle tappe che ne hanno scandito la piena formazione.
Questo dato, essenziale per la mini-serie, coglie a pieno un duplice obiettivo individuabile nella comprensione delle origini del personaggio e nelle motivazioni che spingono lo stesso a scagliarsi contro la figura del mascherato.
Fondamentali sono anche le figure di Ra’s al Ghul e sua figlia Talia che, chiarendo ancor di più le cause della guerra fra Saint Dumas e Lega degli assassini, esaltano la figura di Bane al punto da renderlo uno fra i più pericolosi avversari di Batman.
Gli elementi, infine, vengono valorizzati ancor di più dai continui colpi di scena presenti nella narrazione, in cui le gesta dei protagonisti emergono grazie anche alle ottime tavole di Graham Nolan.