La spada di Azrael, l’esordio di Jean Paul Valley nel Bat-universo. La recensione della mini-serie su Diario di Rorschach
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Tra i tanti fumetti presentati dalla Dc Comics, quelli di Batman si rendono peculiari per diversi aspetti che interessano tanto la storia quanto i personaggi presenti nella stessa.
Questi elementi, necessari per la nascita delle saghe sull’uomo pipistrello, hanno il merito di far emergere, nei singoli numeri, delle grandi personalità che influenzeranno per sempre la vita di Bruce Wayne/Batman.
Fra i tanti co-protagonisti presentati dalla casa editrice, quello più interessante è senza dubbio Jean Paul Valley, che fa il suo esordio assoluto – influenzando le successive saghe di Bane – ne La spada di Azrael.
La spada di Azrael (distribuito dalla Lion in Italia) rappresenta il primo grande tassello per il successivo evento Knightfall (in cui lo stesso Jean Paul vestirà i panni di un Batman molto particolare) e, allo stesso tempo, la genesi di una serie di avvenimenti alla base dell’intero arco narrativo.
Questo fumetto, scritto da Dennis O’Neil e disegnato da Joe Quesada (matite), Kevin Nowlan (chine) e Lovern Kindzierski (colori), trova i suoi punti di forza sia nel presentare un personaggio totalmente nuovo, con tanto di storia legata all’Ordine di Saint Dumas, che nella decisione di mettere in secondo piano, almeno in parte, Batman in modo da far emergere ancor di più il Cavaliere di Azrael.
LA TRAMA

La storia si apre con un uomo dal costume medievale e con una spada di fuoco che, aggirandosi per Gotham City, cerca di uccidere l’uomo d’affari Charleton LeHah.
LeHah, però, per niente intimidito dall’angelo vendicatore Azrael – il nome dell’assassino – decidere di rispondere alle minacce sparando a bruciapelo l’uomo.
Azrael, ridotto in fin di vita, fugge dal palazzo di LeHah per raggiungere la casa del figlio che, nonostante lo smarrimento per la vista del padre dopo diversi anni, lo accoglie per tentare di curarlo.
Poco prima di morire, Azrael parla al figlio dell’Ordine di Saint Dumas e di cosa dovrà fare lui dopo la sua morte.
Il figlio, ancora scosso per il decesso del padre, segue le istruzioni date la sera prima e si reca in Svizzera dove viene accolto dal suo nuovo maestro, Nomoz, che non solo lo istruisce sul suo nuovo ruolo, il Cavaliere di Azrael (come sostituto del genitore), ma attiva anche un processo mentale – indotto tramite ipnosi quando era bambino – per renderlo un killer spietato.

Batman, nel frattempo, comincia ad indagare sulla morte del mascherato medievale e, grazie alle grandi abilità da detective, prima intercetta il ragazzo con Nomoz, dove viene sconfitto dal Cavaliere che per la prima volta utilizza la spada infuocata, e poi riesce subito a ricollegare la vicenda a LeHah, che nel frattempo si è venduto a Biis – demone nemico dell’ordine.
Comincia, quindi, la caccia ai due ma Batman incappa in un brutto incidente: scoperto da LeHah, che nel frattempo aveva iniziato ad uccidere i membri anziani dell’ordine, in un magazzino viene catturato e privato della sua identità segreta.
Alla scomparsa di Bruce, Alfred, salvato dalla strana coppia dell’ordine, comincia un’indagine con i due per fermare LeHah e salvare il suo “figlioccio”.
I tre, dopo l’ottima indagine portata avanti dal maggiordomo , riescono a trovare l’uomo e a liberare Bruce Wayne.
Nell’ultima scena, di apertura per il ciclo narrativo seguente, il Cavaliere di Azrael sconfigge LeHah e rifutandosi di assassinare anche Alfred e Batman, modificando così per sempre la sua indole da assassino, rivela, finalmente, il suo nome…
… Jean Paul Valley.
CARATTERISTICHE DEL FUMETTO
La mini-serie scritta da O’Neil rappresenta una base imprescindibile per una futura saga che modificherà tanto la vita di Bruce Wayne quanto quella della Bat-famiglia.
La Spada di Azrael ha il grande merito di mettere in primo piano una storia parallela, ma necessaria, senza mettere mai troppo in ombra il soggetto principale, Batman appunto, che è comunque in grado di influenzarne l’esito attraverso vicende personali.
Le fondamenta del fumetto sono sostanzialmente tre: Jean Paul Valley e la sua trasformazione in Cavaliere di Azrael, le origini dell’Ordine di Saint Dumas – importantissime per le vicende di Bane e Ra’s Al Ghul – e la scoperta da parte di LeHah della vera identità di Batman.
L’ultimo elemento, in particolar modo, sembra mettere in discussione l’intero personaggio dei fumetti che, impotente di fronte all’ira del suo rapitore, finisce per tornare rapidamente nel mondo degli umani.
In realtà, grazie a questa mossa, l’autore è riuscito a far emergere la figura di Jean Paul Valley, possibile solo con l’addio (temporaneo) del mascherato al gruppo dei vigilanti, e farlo rientrare nel Bat-universo grazie all’entusiasmante finale.
Menzione speciale per Alfred, che in questa storia appare più in forma che mai sia fronteggiando il duo dell’ordine, collaborando poi con loro, che portando avanti un’indagine non proprio semplice.
Le ottime tavole, in cui spesso vengono ritratti i singoli in primo piano per caratterizzarli meglio, il ritmo incalzante della storia e i continui colpi di scena rendono, quindi, La spada di Azrael una delle storie più appassionanti del mascherato che riescono, in poche pagine, ad aprire un nuovo squarcio nella vita del pipistrello ed immergerci in un’ulteriore grande saga batmaniana.
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