L’estate di Kubrick è una rubrica del Diario di Rorschach. Oggi parliamo di Dr. Strangelove – Dottor Stranamore, il film più grottesco di Stanley Kubrick
La Guerra è da sempre uno dei temi a cui Kubrick tiene di più. Paths Of Glory (Orizzonti Di Gloria) dimostrava la passione del regista per film di guerra non convenzionali, dove il nemico non veniva mostrato ma la guerra era interna. Come se fosse dentro ognuno di noi. Quello che accade nel 1964 non è molto diverso da quello che avvenne qualche anno prima. Stanley Kubrick torna a occuparsi di guerra ispirato dal romanzo Red Alert di Peter George.
Quel periodo storico è assai particolare. Kennedy è morto da poco. La crisi con Cuba è ancora viva. La paranoia per la Guerra Fredda è solo agli inizi. Ogni giorno un singolo, minuscolo errore può fare scattare la Terza Guerra Mondiale. La guerra. Di nuovo. Ancora.
La guerra – quella più poetica di Kubrick – ha tratti grotteschi, comici, molto ironici e contraddittori. Dr. Strangelove Or: How I Learned To Stop Worrying And Love The Bomb – questo il titolo del lungometraggio – è un film controverso. Un insieme di generi diversi tra loro dopo la protagonista è la Bomba. Temuta, odiata, venerata. Siamo alla vigilia di uno scontro tra USA e URSS. In piena Guerra Fredda. Il generale Jack D. Ripper – chiaro, chiarissimo riferimento a Jack The Ripper, quindi niente di tranquillo – impazzisce e scavalcando i suoi superiori – ovvero il Presidente degli Stati Uniti, mica il primo arrivato – ordina un attacco immediato all’Unione Sovietica.
Il motivo dell’attacco immediato sta nell’odio nei confronti dei comunisti. Odio che in quegli anni diventava vera e propria paranoia. Una caccia alle streghe che aveva coinvolto, tanto per fare un nome Dalton Trumbo, sceneggiatore di Spartacus. La paranoia di Ripper – sessualmente impotente e per questo ansioso di usare la Bomba – tocca livelli allucinanti quando ammette al colonnello Mandrake che secondo lui i Russi stanno contaminando l’acqua potabile e le radio.
Dr. Strangelove è un film sulla politica, sull’arte della guerra, sulla paranoia, sull’impotenza sessuale. Sulla fine del mondo. Tutto collegato, tutto compresso in due ore scarse di pellicola. E’ un film così variegato e simbolico che è difficile da descrivere, dev’essere visto e rivisto. In tutto ciò ancora una volta l’Uomo viene studiato e codificato nei suoi comportamenti. Contraddittorio, paranoico, vittima delle sue stesse leggi.

Peter Sellers nel film è uno e trino. E’ il presidente degli Stati Uniti, il colonnello Mandrake povera vittima di Ripper e il dottor Stranamore uno scienziato ex nazista che conosce la Bomba che – in caso di attacco degli Stati Uniti – verrà innescata automaticamente generando la catastrofe nucleare.
Il dottor Stranamore è un ex nazista che conserva intatta la sua fede nei confronti del Führer e che vede la fine del mondo come l’occasione per far ripartire la razza umana, salvando un uomo ogni dieci donne. Nell’America post-seconda Guerra Mondiale non era inusuale che alcuni scienziati nazisti fossero ingaggiati in gran segreto dagli Stati Uniti per lavorare sotto copertura alla tecnologia Occidentale.
Terry Southern, sceneggiatore del film accanto a Kubrick e Peter George è un individuo interessante, Un po’ come Trumbo sconvolge il mondo del Cinema grazie a sceneggiature sopra le righe. Da citare tra le sue opere anche quell’immenso capolavoro di Easy Rider, che rivoltò il mondo del Cinema come un calzino.
Scrupoloso. Irriverente. Grottesco, Dr. Strangelove è questo e altro. Affidato alla regia virtuosa e superba di Stanley Kubrick il film mantiene intatto il suo messaggio e la sua morale di fondo. Alla sua uscita, come tutti i film di Kubrick, venne aspramente criticato. Specialmente durante le prime settimane di proiezione. Le giovani generazioni erano affascinate dal genio del regista, mentre la gente comune – che aveva visto sulla propria pelle la Seconda Guerra Mondiale e ora viveva una nuova paranoia con la Guerra Fredda – giudicava come pericolosamente sovversivo il genio di Stanley Kubrick.
I titoli di testa e di coda del film e la musica fanno capire non solo che siamo davanti a un film molto particolare, ma anche che Kubrick sta crescendo. Il suo talento è in continua espansione.
Dr. Strangelove chiude una fase importante della carriera di Kubrick. Il regista si trasferisce in Inghilterra e non tornerà più negli Stati Uniti isolandosi da Hollywood. I film in bianco e nero erano obsoleti, il colore entrava a pieno titolo nell’universo del Cinema.
Stanley Kubrick reinventa il suo Cinema e inizia a partorire film immortali.