Regista eclettico, capace di raccontare storie completamente diverse tra loro, Jonathan Demme è stato anche appassionato di musica. L’omaggio su Diario di Rorschach
La scomparsa di Jonathan Demme ha lasciato un piccolo vuoto nel mondo del Cinema. E non solo. Il regista americano inizia la sua carriera di regista nel 1974. Dirige Caged Heat (Femmine In Gabbia) a cui seguono una serie di film interlocutori – Crazy Mama, Fighting Mad, Handle With Care – che non lasciano il segno. La prima svolta nella carriera del regista statunitense avviene nel 1979. E’ dietro la macchina da presa per Melvin And Howard (Una Volta Ho Incontrato Un Milionario) commedia che riesce ad ottenere l’apprezzamento della critica.
Qualche anno dopo dirige l’amaro Swing Shift (Tempo Di Swing) con protagonisti Goldie Hawn, Kurt Russell e Ed Harris.
Due anni dopo torna alla commedia con Something Wild (Qualcosa Di Travolgente) lungometraggio con Jeff Daniels e Melanie Griffith. Altro film che ottiene diversi apprezzamenti da critica e pubblico. Nel 1988 cura la regia di Married To The Mob (Una Vedova Allegra…Ma Non Troppo) una film a metà tra satira e commedia che si prende gioco dei luoghi comuni nella mafia. Tra i protagonisti Michelle Pfeiffer, Matthew Modine, Dean Stockwell, Alec Baldwin.
Un’altra svolta nella carriera di Demme si registra nel 1991 quando presenta The Silence Of The Lambs (Il Silenzio Degli Innocenti). Il film è basato sulla serie di romanzi di Thomas Harris. The Silence Of Lambs – un noir drammatico a tinte nere e orrorifiche – diventa un cult grazie all’interpretazione stratosferica di Antony Hopkins nei panni di Hannibal Lecter, un detenuto che collabora con l’agente Clarice Starling – una matura Jodie Foster – per la ricerca di un pericoloso serial killer.
L’atmosfera lugubre, la fotografia oscura di Tak Fujimoto, la trama noir hanno fatto di The Silence Of The Lambs un classico apprezzato da diverse generazioni di cinefili. Ancora oggi è amato è apprezzato per le battute, l’atmosfera, la trama. Un lungometraggio indimenticabile.

Il film ottiene una miriade di premi e di visibilità aprendo le porte al noir/horror che negli anni successivi regalerà altri film importantissimi tra i quali Se7en di David Fincher.
Il periodo d’oro di Demme prosegue negli anni successivi. Nel 1993 ingaggia Tom Hanks per affidargli un ruolo drammatico. Hanks proveniva da una serie di commedie – Volunteers, The Money Pit, Big, Sleepless In Seattle – e per la prima volta si trova a recitare in un film drammatico. E’ Philadelphia. E’ la storia di Andy, un avvocato omosessuale che scopre di avere l’AIDS e che viene licenziato per giusta causa. Andy però non ci sta e fa causa allo studio legale per il quale lavorava facendosi aiutare da un altro avvocato suo acerrimo nemico.
La musica in Philadelphia svolge un ruolo chiave in quanto rende ancora più emozionanti alcuni momenti rivelatori del film. La celeberrima Streets Of Philadelphia di Bruce Springsteen riuscì a guadagnarsi l’Oscar come Miglior Canzone. Il film leggendario ha trattato un tema scomodo quando l’AIDS era probabilmente all’apice della sua potenza distruttiva.
La scelta della colonna sonora – che si muove tra Bruce Springsteen, Neil Young, Sade, Maria Callas e Howard Shore – non è casuale. Jonathan Demme è sempre stato appassionato di musica. Nella sua carriera oltre ad aver diretto lungometraggi ha anche diretto videoclip di Talking Heads (Once In A Lifetime). Ma anche New Order (The Perfect Kiss). Non solo. Ha raccontato aspetti musicali e privati proprio dei Talking Heads – con il celebre Stop Making Sense concerto/documentario di altissimo livello concettuale – ma anche di Neil Young.
Nel 2012 lavora con il nostro Enzo Avitabile per Enzo Avitabile Music Life.
Ma torniamo al Cinema. Dopo lo strepitoso successo dei suoi lungometraggi, Demme decide di staccare col Cinema. Ritorna dietro la macchina da presa solo nel 2002 con The Truth About Charlie remake del film Sciarada di Stanley Donen. The Truth About Charlie è un noir drammatico con protagonisti Mark Wahlberg e Thandie Newton. Due anni dopo ritrova Denzel Washington sul set – i due avevano già lavorato in Philadelphia – per The Manchurian Candidate. Altro remake questa volta di un film del 1962. Altro film abbracciato dalla critica e dal pubblico.
Jonathan Demme conclude la sua carriera con Rachel Getting Married (Rachel Sta Per Sposarsi). Nel 2015 dirige Ricki And The Flash (Dove Eravamo Rimasti) il suo ultimo film, ancora una volta con Meryl Streep. Entrambi i film sono apprezzati dalla critica che applaude uno dei registi più interessanti dagli anni Settanta ad oggi. La sua scomparsa lascia un vuoto. Jonathan Demme è stato un regista raffinato. Regista intelligente. Capace di muoversi tra commedia e dramma. Tra noir e horror. Ci mancherà.