Bambina, la poesia fra simboli ed emozioni di Francesca Romano . La recensione sul Diario di Rorschach
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La poesia è un grande mezzo che permette di esprimere una serie di emozioni difficilmente esprimibili ed ancor meno recepibili.
Attraverso la sua metrica e i suoi versi, infatti, è possibile tanto esternare delle sensazioni particolari quanto immergere gli altri in luoghi inesplorati.
Questo viaggio immaginario, fondato su suggestioni e colori, è quello che ci invita a compiere Francesca Romano nel suo Bambina.
La raccolta di poesie, opera quarta dell’autrice, rappresenta l’apice di un grande lavoro in cui il lettore viene coinvolto attraverso un’esperienza di immagini e sensazioni.
Proprio questi due elementi, rappresentano la base dell’intero lavoro dove simbolismo ed emozioni entrano talmente in contatto da risultare un tutt’uno con quanto scritto nei singoli testi.
Per giungere a questo specifico obiettivo, Bambina tende a non forzare le parole né renderle complicate, in modo da arrivare direttamente agli occhi e al cuore dei lettori, coinvolti dalla forza delle parole.
La semplicità, quindi, diventa nel caso specifico un’arma che l’autrice utilizza per scardinare la distanza tra l’IO scrittore e l’IO lettore attraverso una condivisione di stati d’animo.
Queste peculiarità rendono Bambina un processo comunicativo che va al di là della poesia stessa, mettendo in evidenza un modo particolare di manifestare la propria realtà.
L’opera si presenta naturalmente e fluidamente divisa in sezioni differenti e, partendo da un’emotività del tutto personale, sfocia in un crescendo di sensazioni in cui i luoghi e i personaggi fanno da sfondo alla realtà narrata.
La capacità di essere parte attiva della descrizione è resa possibile anche dall’assenza di uno schema rigido nelle parole, che attribuisce ritmo ed intensità in grado di appassionare maggiormente alla lettura.
Il lavoro, inoltre, si manifesta nella sua necessità di esprimere a gran voce un pensiero, cosa che si deduce dalla durezza di alcuni componimenti, alternata ad una dolce confidenza che la stessa autrice intende fare al suo interlocutore del momento.
In sintesi, Bambina tende a percorrere insieme un determinato cammino che, attraverso il potere dello scritto, tende ad instaurare un filo diretto tra colei che narra e coloro che ascoltano.
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