Marquee Moon, il disco di esordio dei Television compie quarant’anni. L’omaggio del Diario di Rorschach all’album che cambiò la storia del rock
Ancora oggi, esattamente quarant’anni dopo la sua pubblicazione, Marquee Moon dei Television mette i brividi. Sembra provenire da un’altra dimensione e in buona parte è così.
L’LP fu il disco d’esordio dei Television e cambiò in buona parte il destino del rock spostando l’asse dall’Inghilterra dei Led Zeppelin e Who a New York. La Grande Mela diventa patria del punk prima e della new wave poi.
New York è in quel momento un fulcro di artisti incendiari che rivoluzionano il rock. Basti pensare ai Velvet Underground, Patti Smith, i Ramones e i Talking Heads.
A questa lista si aggiungono anche i Television un quartetto che vede Tom Verlaine alla voce e alla chitarra. Richard Lloyd alla seconda chitarra. Fred Smith al basso. Billy Ficca alla batteria.
Il gruppo riesce a rendere in musica l’assenza di ideali, le nevrosi, il caos e la psichedelia dei giovani americani di fine Anni Settanta. Le nuove generazioni sono più ciniche e disilluse rispetto ai loro coetanei di dieci anni prima. La speranza di cambiare il mondo è svanita. Il mondo non cambierà mai e di certo non saremo noi giovani a farlo, sembra essere questo il motto di chi inizia a orbitare nell’universo punk-rock e new wave americano.
I Television prendono questo malessere e lo tramutano in musica. Tom Verlaine è un autore unico, appassionato di poesia decadente e chitarrista celebre più per l’approccio con lo strumento che non per la tecnica. La grandezza di Marquee Moon sta nei riff di chitarra di Verlaine, ripetitivi, ossessivi e rumorosi. Sta nel cantato di quest’ultimo che, un po’ alla David Byrne, ripete le stesse strofe ma con voci diverse. Per dare un’ulteriore senso di nevrosi al suo cantato
Well a Cadillac
It pulled out of the graveyard
Pulled up to me
All they said ‘get in’, get in
Then the Cadillac
It puttered back into the graveyard
Me, I got out again
Life in the hive puckered up my night,
A kiss of death, the embrace of life
Ooo there I stand neath the Marquee Moon,
I ain’t waiting nuh ah
I remember
How the darkness doubled
I recall
Lightning struck itself
I was listening
Listening to the rain
I was hearing
Hearing something else
Ma i Television di Marquee Moon non fanno musica fine a sé stessa. Pescano ANCHE dal repertorio jazz e blues per impostare i loro brani. Basti ascoltare la lunga suite Marquee Moon, dieci minuti di psichedelia, ipnosi, improvvisazione figlia di un atteggiamento musicale che pesca direttamente dal miglior jazz con la chitarra di Verlaine che si diletta in riff ossessivi prima e in assoli lunghi e dilanianti poi, in un periodo in cui chi faceva assoli di chitarra veniva bandito a vita.
I Television si divertono a citare tanto l’approccio di John Coltrane e Miles Davis quanto i Grateful Dead, Lou Reed e Patti Smith, all’epoca compagna artistica e sentimentale proprio di Verlaine.
Marquee Moon segna un nuovo corso nel mondo del rock. Un corso che vede riff sgangherati. Voci che si ripetono ma con tonalità differenti. Bassi oscuri e coinvolgenti (Elevation sembra uscire da uno dei primi dischi dei Talking Heads e anticipa di molto il discorso che il gruppo farà in Remain In Light). Una sezione ritmica paurosa (Torn Curtain dimostra tutta l’abilità dietro le pelli di Billy Ficca, così come Prove It). Pur non brillando in tecnica, i Television dimostrano di avere idee originali e di saperle mettere in pratica. Cosa non da poco. Le chitarre sono affilate ed eleganti quanto basta, il cantato è meraviglioso e i testi sono pura poesia decadente.
Il rock stralunato dei Television è una delle tante espressioni di quella desolazione urbana, di quella paura per il futuro che in Marquee Moon viene debitamente esorcizzato.
Uscito nel Febbraio del 1977 il disco segnò un cambio virale nella storia del rock che da questo momento in avanti stravolgerà completamente sé stesso con il punk e la new wave. Molti gruppi subiranno l’influenza dei Television, basti pensare ai Joy Division, ai Cure, ai Siouxsie And The Banshees o agli stessi Nirvana che avevano un approccio molto simile a quello dei Television, così come i White Stripes. Insomma, se non l’avete capito avete tra le mani un disco seminale, che vale più di qualche ascolto, una pietra miliare della musica rock.