Hacksaw Ridge, La Battaglia di Hacksaw Ridge e il ritorno di Mel Gibson

Hacksaw Ridge è il film del ritorno di Mel Gibson alla regia dopo dieci anni. Una breve recensione sul Diario di Rorshach


Avevamo dato per disperso Mel Gibson. Dopo un periodo un pò turbolento l’attore e regista australiano sta riconquistando una buona fetta di pubblico e di addetti ai lavori. E lo ha fatto con un buon film – Hacksaw Ridge (La Battaglia di Hacksaw Ridge) – che esce oggi 2 Febbraio 2017 nelle sale italiane. Il film gli ha regalato diverse candidature ai prossimi Oscar.

Facciamo un piccolo salto indietro e andiamo intorno al 2004. In tutto il mondo esce il criticato e odiato The Passion che narra degli ultimi giorni di vita di Gesù Cristo. Il lungometraggio ha un notevole successo. Ma la critica è inferocita tanto per la violenza quasi gratuita quanto per l’antisemitismo presente nel film.
Due anni più tardi Gibson torna dietro la macchina da presa per dirigere Apocalypto. Film sconvolgente pellicola sul mondo Maya. Molto criticato e meno fortunato del precedente lungometraggio.

In questo periodo il regista australiano celebre per la regia violenta entra in un periodo buio della sua vita. Prima l’alcool. Poi le accuse di violenze domestiche e crisi personali.
Soltanto dieci anni dopo – siamo nel 2016 – torna dietro la cinepresa per dirigere un nuovo film. Hacksaw Ridge. Gibson deve ritornare ai fasti di un tempo. Deve anche convincere la critica di essere rinato. Occorre quindi un soggetto di impatto. Niente di meglio della storia di Desmond Doss, soldato americano che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò quasi cento vite durante la battaglia di Okinawa non sparando nemmeno un colpo di fucile. Pacifista e obiettore di coscienza, andò in guerra con lo scopo di salvare vite. Non di uccidere. Fu il primo obiettore di coscienza a ricevere la Medal Of Honor. Si tratta della più alta onorificenza rilasciata dagli Stati Uniti d’America a un soldato.

Hacksaw Ridge è un lungometraggio scorrevole. Un film romantico ma anche sanguinario. La prima parte è un’analisi introspettiva e spirituale su Desmond Doss. Un’analisi al microscopio sul suo carattere, sul suo passato e la sua famiglia. Tra momenti romantici come ad esempio l’incontro con la sua futura moglie e altri addirittura quasi comici con l’addestramento in stile Full Metal Jacket anche se il film sembra più citare un altro masterpiece della filmografia di guerra. Ovvero Saving Private Ryan.


Desmond – nonostante sogni di diventare medico decide di partire per la guerra – è consapevole che non prenderà mai in mano un fucile. Questa enorme contraddizione causa l’odio di alcuni suoi compagni, ma nel campo di battaglia mostrerà a tutti il vero coraggio. Un coraggio eroico.
La famiglia, soprattutto il padre, si oppongono a questa sua scelta. Il capofamiglia per primo sa che andare in guerra ti cambia la vita e che non si torna indietro. Nonostante questo Desmond sa qual’è il suo destino.

Hacksaw Ridge, Andrew Garfield sul set
Hacksaw Ridge, Andrew Garfield sul set

La seconda parte si concentra su scene guerra – l’ormai famosa battaglia di Okinawa – di cui Mel Gibson è gran maestro. Hacksaw Ridge ammorbidisce in minima parte lo stile del regista di Braveheart, ma il suo marchio di fabbrica resta sempre quello. Alla faccia degli anni che passano. E’ un film intriso di religione, come molte sue pellicole. Ma è anche un lungometraggio fortemente crudo – specie nella seconda parte – e ovviamente conservatore nel senso stretto del termine.
Col suo solito taglio hollywoodiano, la fotografia pulita e le scenografie spettacolari, il regista australiano dipinge l’ennesimo affresco umano sullo sfondo di un conflitto. Questa volta però il conflitto oltre a essere la battaglia di Okinawa è anche DENTRO l’uomo. Dentro le sue contraddizioni. Dentro il suo animo religioso.

Il cast vede il bravissimo Andrew Garfield nei panni di Desmond Doss. Ma anche attori del calibro di Vince Vaughn, Sam Worthington, Hugo Weaving e Teresa Palmer.
Alla sua uscita nelle sale statunitensi il film ha ricevuto il plauso del pubblico e della critica che ha parlato apertamente di rinascita artistica per Mel Gibson. Il film è stato candidato a ben sei statuette tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista, Miglior montaggio, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro.

Pur non brillando di originalità – abbiamo già citato Full Metal Jacket e Saving Private Ryan   pur essendo intriso di retorica e paraculaggine, Hacksaw Ridge resta un buon film. Un lungometraggio di qualità con due abbondanti ore di intrattenimento. Promosso.

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