Strane cose, domani. L’appassionante viaggio di Raul Montanari nella Milano dei giorni nostri

Strane cose, domani, il romanzo di Raul Montanari sulle vicende di Danio, psicologo milanese dalla duplice veste di seduttore/padre di famiglia


La vita è segnata da momenti che dettano i ritmi delle nostre scelte e segnano il resto dell’esistenza per sempre.

Se a scandire le ore ed i minuti di un uomo è il ritrovamento di un diario in un parco, allora la vita che si sta vivendo è quella di Danio. Psicologo milanese dalle mille sfaccettature e alle prese con una fidanzata, una ex moglie ed un figlio ventenne.

Il romanzo Strane cose, domani, scritto da Raul Montanari, riesce a mescolare al suo interno diversi generi( tra cui il pulp, il noir e in parte anche strascichi di kinghiana memoria con ricordi legati alla sua infanzia) e allo stesso tempo ad usare un linguaggio semplice, lineare e molto scorrevole.

Strane cose, domani
Raul Montanari

Appassionante sin dalla prima pagina, l’opera di Montanari narra le disavventure di Danio, personaggio diviso fra la sua professione (quella di psicologo appunto) e la figura di padre di famiglia/seduttore.

Le donne sono la sua ossessione. Da anni condivide la sua esistenza con Chiara, la giovane fidanzata informatica, pur rimanendo ancora legato alla sua ex moglie, l’enigmatica Eliana.

La routine viene bruscamente sconvolta dal ritrovamento di un diario in un parco proprio il giorno in cui incontra il figlio ventenne con cui ha un’accesa discussione sul disastro familiare che ha accompagnato la sua vita.

Questi due ultimi elementi, uniti alla misteriosa Federica (la ragazza del diario), segneranno i successivi giorni di Danio.

Lo psicologo avventuriero ed eternamente peter pan si trasforma improvvisamente, a seguito di ciò che accade, in un padre premuroso, e la sua fama di seduttore viene di volta volta soppiantata da quella di paladino del genere femminile che cerca in ogni modo di proteggere (ciò accade sia con il Federica che con tutte le donne della sua vita).

Parallelamente alla quotidianità, anche il passato di Danio si ripresenta, con conseguenze inimmaginabili, attraverso la figura di Ric Velardi, un investigatore privato sui generis che conosce bene il suo pesante passato condito da ben due omicidi.

Tanto il passato quanto le decisioni sul futuro si renderanno protagonisti di tutte le successive scelte del protagonista che, attraverso un atto d’amore finale per il figlio e per la stessa Federica, decide di riscattare i suoi errori del passato attraverso un piano che lo riabiliti agli occhi di una società che non lo ha mai visto per quello che fosse per davvero.

Storia originale e piena di colpi di scena, Strane cose, domani si rende apprezzabile per le ottime descrizioni della realtà (la musica di Miles Davis sempre presente in casa, le partite di scacchi o i parcheggi introvabili nella caotica Milano), che rendono praticamente visibile la scena, e per l’incastro tra le diverse situazioni (divise fra ricordi e realtà) che il protagonista e gli altri personaggi affrontano.

Alessandro Falanga

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