The OA, la nuova serie tv di Netflix che tiene con il fiato sospeso gli spettatori. Grazie a una storia densa di colpi di scena
Ormai è cosa nota. Netflix riesce a pubblicare un gran numero di serie tv e film a proprio nome. Alcune stanno avendo un successo planetario come ad esempio Stranger Things che ha tenuto col fiato sospeso gli spettatori di mezzo mondo quest’estate. Prima o poi ne parleremo. Promesso.
Un’altra serie rischia di causare lo stesso effetto. Per motivi diametralmente opposti. The OA è una serie sovrannaturale che unisce l’effetto X Files a una trama gialla. Ricca di colpi di scena veramente d’impatto. Ma anche di un plot a metà strada tra la fiaba e la fantascienza che tanto sta andando di moda tra le serie tv.
La storia è quella di Prairie Johnson. Prairie è una ragazza non vedente di origine russa che sparisce inspiegabilmente e che ritorna a casa ben sette anni dopo. Cosa le è accaduto?
La grande sorpresa – oltre al fatto che Prairie è ritornata sana e salva dai suoi genitori adottivi – è che la ragazza adesso ci vede. Tocca agli spettatori scoprire i motivi di questo inspiegabile miracolo. Puntata dopo puntata.
Praire raduna cinque personaggi – tra i quali una professoressa e diversi studenti – e ogni notte racconta loro la sua storia. Si parte dalla difficile infanzia in Russia fino al trasferimento in America dalla nuova famiglia per arrivare alla sua improvvisa sparizione. Prairie racconta tutto a questi sconosciuti.
Un punto a favore di The OA, che ha letteralmente diviso pubblico e critica, tra chi ha amato subito la prima stagione e chi invece l’ha trovata lenta e soporifera, è anche l’originalità delle singole puntate. Ogni episodio ha una durata differente. Ci troveremo davanti a puntate di settanta minuti – come ad esempio il primo episodio – e altre di trenta minuti. Questa scelta è dovuta anche a esigenze di copione. Ogni puntata infatti è un tassello che ricostruisce le (dis)avventure di Prairie e la serie è pensata in capitoli e non in puntate. Un libro di racconti e non una serie tv. Otto capitoli. Otto puntate.

Questa serie tv è stata creata e scritta da Zal Batmanglij e Brit Marling e vede tra i produttori anche Brad Pitt. The OA conta su un numero infinito – e velato – di citazioni come ad esempio il cinema di Alfred Hitchcock o di Steven Spielberg. Ma anche The X-Files o Black Mirror.
L’unica aspetto che forse sembra risultare un po’ debole è il finale dove non si capisce effettivamente cosa accadrà nella seconda stagione. Alcuni lo hanno trovato troppo naif. Altri addirittura stucchevole e troppo lento. Di certo ha lasciato un grosso punto interrogativo tra gli spettatori.
Resta il fatto che una serie come The OA – uscita il 16 Dicembre sui canali Netflix – continua a far parlare il pubblico a un mese dalla sua uscita. Non vediamo l’ora di vedere la seconda stagione. Sperando che verrà realizzata. Cosa accadrà? Per ora ancora nessuna notizie su un’eventuale release. Aspettiamo col fiato sospeso. Forza Prairie.
Della Netflix adoro anche quest’altra serie: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/27/nuove-frontiere/. La conosci?
Purtroppo no ma sicuramente inizierò a farmi un’idea nei prossimi giorni :). Antonio (l’autore dell’articolo), che è l’esperto nel campo, sicuramente ne saprà qualcosa
Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovata. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertela fatta scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie per la risposta, e buon anno! 🙂
serie tv innovativa, meravigliosa, un regalo.
Qual’è il nome di questa serie wwayne? Nuove Frontiere?
No, Longmire. 🙂 Buona visione! 🙂
Sono ancora indecisa sull’iniziare o meno questa serie, hai ragione: ci sono in giro molti pareri contrastanti. Chi dice che non ha futuro, chi sostiene che una serie cosi non si vedeva da molto. Chissà se la inizierò o meno
Iniziala, nel dubbio puoi stoppare, però vale la pena una visione! 😉