Batman: le cinque storie che hanno maggiormente influito sulla vita dell’uomo pipistrello

Batman e le diverse sfumature del personaggio. Ecco le cinque storie che hanno cambiato definitivamente la vita del Cavaliere Oscuro

</>


Batman è una delle figure più enigmatiche non solo dell’universo Dc Comics ma dell’intero mondo fumettistico.

Fra le tante storie proposte sul pipistrello di Gotham, alcune hanno tanto influito sulla personalità dell’eroe quanto sul suo modus operandi.

Di seguito le cinque storie sul Cavaliere Oscuro (secondo il diariodirorschach) che hanno maggiormente influito sulla vita di Bruce Wayne/Batman.

batman_anno_uno1.Batman: anno uno. Il capolavoro di Frank Miller si inserisce di diritto all’interno di questa particolare classifica. La motivazione principale che spinge a considerare l’ opera è data dalla volontà, sia dell’autore che della Dc Comics, di rendere giustizia alle origini del vigilante ed inserirlo in un contesto più ampio. Batman: anno uno, infatti, è in grado di illustrare da un lato la nscita del Cavaliere Oscuro (termine usato per la prima volta proprio da Miller) e dall’altro l’evoluzione di un personaggio che, dovendo affrontare diversi ostacoli (fra cui gli stessi abitanti di Gotham), è alla ricerca disperata di alleati (Gordon su tutti) per portare a termine il suo piano di difesa della città. Partendo da questo specifico numero sarà possibile individuare tutte le successive sfumature del mascherato, presentate in altre graphic novel.


batman-the-killing-joke2.Batman: The Killing Joke. L’opera di Alan Moore, che al pari di quella di Miller pone le basi per lo sviluppo dei personaggi, ha il merito di ampliare il discorso sulla personalità del mascherato, partendo, però, dalle origini del Joker. In questo splendido lavoro, il fumettista inglese, partendo dalla nascita del super cattivo, riesce sia a chiarire il rapporto fra i due protagonisti (rafforzando, in un certo senso, la celebre teoria della giornata storta) che rendere nota la follia del villain più famoso di Gotham. Batman: The Killing Joke non solo permette di capire perchè il Joker è diventato il famoso criminale della città ma anche perchè, attraverso un ragionamento che parte da una prospettiva opposta a quella classica, l’eterna lotta fra Batman e il pagliaccio non avrà mai fine.


batman-arkham-asylum3.Batman: Arkham Asylum. Uno più illustri fumettisti del pipistrello è senza dubbio Grant Morrison. Con Batman: Arkham Asylum, l’autore, in un certo senso, continua quel ragionamento portato avanti da Moore e mette in primo piano la figura di Batman (escludendo totalmente quella di Bruce Wayne) all’interno di un percorso interiore. Costretto a fronteggiare una rivolta all’interno del famoso manicomio criminale (dove incrocerà tutti i maggiori nemici), il pipistrello combatte, letteralmente, contro i villain e contro la pazzia. Intervallato dalla storia sulle origini del manicomio, e della famiglia Arkham, il numero si chiude con uno strano intervento del Joker che, al pari della contagiosa risata di Moore, ricorda il legame tra il vigilante e il pagliaccio di Gotham.


batman-una-morte-in-famiglia4.Batman: una morte in famiglia.Il lavoro di Jim Starlin, concluso grazie ad un sondaggio telefonico che ha sancito la morte del Robin Jason Todd (il primo intervento esterno nel mondo dei fumetti), rappresenta la storia che maggiormente ha inciso sul già oscuro animo di Bruce Wayne. Sin dalle prime pagine è palese una forte tensione sia fra i vigilanti che nell’andamento narrativo. L’atroce morte di Jason Todd, da parte di Joker, rappresenta uno di quei momenti che sconvolge totalmente la vita di Batman, il cui rammarico per non aver salvato il ragazzo si ripercuote anche in altre pubblicazioni, e, allo stesso tempo, conferma il modus operandi del mascherato, il cui vero obiettivo è quello di far rispettare la legge e non portare avanti vendette personali. Questo concetto, tipico del personaggio Dc, sarà fonte di frustrazione per Bruce Wayne che, almeno in un primo momento, è totalmente deciso ad uccidere il super villain per vendicare la morte del ragazzo.


batman-ritorno_cavaliere5.Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Il secondo capitolo di Frank Miller dedicato a Batman, risulta essere un vero e proprio spartiacque all’interno dell’universo Dc Comics. In primo luogo, l’autore cerca di rendere sempre più visibile la parte umana del Cavaliere Oscuro (che in questo episodio ha 55 anni) e, contemporaneamente, lo distacca totalmente dall’iconografia classica di eroe bello e senza macchia. In questo numero, il Batman di Miller è sempre più un eroe spaghetti western (in pratica un buono del tutto particolare) e lo scontro contro Superman, da cui è stato tratto l’ultimo film di Zack Snyder, rappresenta la contrapposizione fra il “potere costituito”, rappresentato dall’uomo d’acciaio, e il senso di giustizia detenuto dal pipistrello. A tutto ciò si associa anche un modus operandi del tutto particolare, in nome di un bene più alto, che raggiunge il suo apice con la morte apparente di Batman e con il progetto finale di costruire un esercito con l’aiuto del nuovo Robin (Carrie Kelly).


 Alessandro Falanga

10 thoughts on “Batman: le cinque storie che hanno maggiormente influito sulla vita dell’uomo pipistrello”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *